Enrico Brignano chiude con successo la rassegna estiva della Fondazione Valente - LE FOTO
Un pubblico caloroso ha accorto l'attore romano che torna dopo due anni a Molfetta
lunedì 14 agosto 2017
9.52
È un ritorno, anzi un grande ritorno quello di Enrico Brignano a Molfetta con lo spettacolo "Enricomincio da me" che chiude con un successo la rassegna estiva "Luci e Suoni a Levante" promossa dalla Fondazione Valente.
Tantissimi i presenti, un pubblico numeroso e caloroso – come lo stesso Brignano ha sottolineato alla fine dal palco – giunto per assistere all'esibizione dell'artista romano che torna infatti dopo due anni in città con uno spettacolo che vuole in qualche modo celebrare i suoi primi 50 anni d'età e 30 di carriera. È un viaggio indietro nel tempo, ricominciando e ripercorrendo la sua vita dall'adolescenza trascorsa in una borgata romana, dal momento in cui il sogno di fare l'attore sembrava solo il frutto dell'immaginazione vivace di un ragazzino, fino al momento in cui quella visione ha iniziato a prendere forma e poi sostanza con gli studi alla "corte" di un maestro indiscusso come Gigi Proietti.
Brignano, che si dice "esperto di capolinea", parte proprio dalla fermata dell'autobus e poi dal treno che giornalmente lo portava e riportava da scuola nella capitale, su quel treno che per primo è stato il suo palcoscenico e su cui ha trovato platee e applausi alle sue imitazioni di di politici e personaggi famosi.
Le descrizioni della borgata di Dragona con tutte le sue sfumature squisitamente popolari, la quotidianità di una famiglia che si divide tra la casa e il banco di frutta e verdura del padre, fino alla scuola di Proietti, i primi ingaggi di paese e il sogno americano, tutto è travolto da quell'indole tipicamente romanesca e ruspante che lo contraddistingue e che ha fatto di Brignano in tutti questi anni uno dei personaggi più amati della comicità italiana. Una comicità però intelligente e mai banale.
Un grande "one man show" costruito per sé e su di sé, in cui si intersecano momenti musicali, scene con altri attori e danzatori grazie ad un'imponente scenografia che non può che conquistare, strappare sorrisi, risa e applausi ben oltre la mezzanotte. "Un biglietto per due gironi di spettacolo", come ha ironizzato Brignano che ha voluto chiudere con un arrivederci, fissando un appuntamento col pubblico senza data né ora, ma a cui lui ha già dato conferma di esserci.
Tantissimi i presenti, un pubblico numeroso e caloroso – come lo stesso Brignano ha sottolineato alla fine dal palco – giunto per assistere all'esibizione dell'artista romano che torna infatti dopo due anni in città con uno spettacolo che vuole in qualche modo celebrare i suoi primi 50 anni d'età e 30 di carriera. È un viaggio indietro nel tempo, ricominciando e ripercorrendo la sua vita dall'adolescenza trascorsa in una borgata romana, dal momento in cui il sogno di fare l'attore sembrava solo il frutto dell'immaginazione vivace di un ragazzino, fino al momento in cui quella visione ha iniziato a prendere forma e poi sostanza con gli studi alla "corte" di un maestro indiscusso come Gigi Proietti.
Brignano, che si dice "esperto di capolinea", parte proprio dalla fermata dell'autobus e poi dal treno che giornalmente lo portava e riportava da scuola nella capitale, su quel treno che per primo è stato il suo palcoscenico e su cui ha trovato platee e applausi alle sue imitazioni di di politici e personaggi famosi.
Le descrizioni della borgata di Dragona con tutte le sue sfumature squisitamente popolari, la quotidianità di una famiglia che si divide tra la casa e il banco di frutta e verdura del padre, fino alla scuola di Proietti, i primi ingaggi di paese e il sogno americano, tutto è travolto da quell'indole tipicamente romanesca e ruspante che lo contraddistingue e che ha fatto di Brignano in tutti questi anni uno dei personaggi più amati della comicità italiana. Una comicità però intelligente e mai banale.
Un grande "one man show" costruito per sé e su di sé, in cui si intersecano momenti musicali, scene con altri attori e danzatori grazie ad un'imponente scenografia che non può che conquistare, strappare sorrisi, risa e applausi ben oltre la mezzanotte. "Un biglietto per due gironi di spettacolo", come ha ironizzato Brignano che ha voluto chiudere con un arrivederci, fissando un appuntamento col pubblico senza data né ora, ma a cui lui ha già dato conferma di esserci.