Encomio per Aiello, Nardiello e Borreca, i Carabinieri che sventarono un tentato suicidio
Una storia forse come tante altre, ma con un risvolto di umanità e di abnegazione speciale. Giovedì il riconoscimento
mercoledì 22 novembre 2017
8.58
Era uno dei primi giorni di giugno dello scorso anno quando, intorno alle ore 02.00, giunse alla centrale operativa 112 della Compagnia di Andria la richiesta di intervento in una via centrale di Andria. Qui era stato segnalato che presso uno stabile un giovane uomo, portatosi sul terrazzo, manifestava l'intenzione di suicidarsi lanciandosi nel vuoto.
Sul posto giunsero tempestivamente il luogotenente Andrea Aiello, il vice brigadiere Donato Nardiello, adesso in servizio presso la Compagnia di Molfetta, e l'appuntato scelto Mario Borreca della Compagnia Carabinieri di Andria, trovando l'uomo seduto sul parapetto del terrazzo ubicato al quarto piano, con le gambe pendenti nel vuoto, che minacciava di lanciarsi.
Mentre un carabiniere, dalla strada, tentò di distrarre e contestualmente di calmare l'uomo che versava in un forte stato d'ansia, due commilitoni riuscirono ad arrivare al terrazzo attraverso l'immobile, salendo tempestivamente le scale in direzione del terrazzo. Qui giunti, scavalcarono un muro di circa due metri di altezza, raggiungendo la parte del terrazzo dove si trovava la vittima.
I militari quindi si avvicinarono all'uomo e, mentre veniva costantemente intrattenuto dal carabiniere rimasto in strada per tranquillizzare e distrarre il prevenuto dal proprio intento, con mossa fulminea riuscirono a prenderlo dalle braccia riportandolo all'interno del balcone ove lo stesso, riportato alla calma, fu soccorso da personale del 118 e da alcune squadre dei Vigili del Fuoco di Barletta e di Bari, nel frattempo intervenute.
Senza il tempestivo intervento dei militari operanti, che hanno rischiato di essere trascinati al suolo da un'altezza di 12 metri, la situazione sarebbe potuta degenerare irrimediabilmente.
La vicenda, giunta al sindaco Nicola Giorgino, ha portato il primo cittadino ad inviare una particolare nota di plauso, anche a nome della locale amministrazione comunale.
In essa si pone in evidenza l'indiscutibile professionalità e l'ottima reattività, nonché il senso del dovere, lo spirito di abnegazione e non comune sprezzo del pericolo del luogotenente Andrea Aiello, del vice brigadiere Donato Nardiello, passato a prestare servizio a Molfetta, e dell'appuntato scelto Mario Borreca.
Il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri ha pertanto valutato questo intervento meritevole di un encomio solenne per la celerità e concentrazione dimostrata, nonché per la brillante competenza dimostrata dal sottufficiale di coordinamento delle operazioni, in tempi ristretti, e di negoziazione in uno scenario già in sé particolarmente snervante ed imprevedibile, nella non comune capacità di guadagnarsi l'attenzione dell'uomo, vincendo le ulteriori diversificate distrazioni che avrebbero potuto polverizzarla, vanificando quindi l'intervento degli altri due militari.
Il riconoscimento verrà tributato ai tre carabinieri con l'encomio solenne, domani pomeriggio, alle ore 17.30, presso la sala Giunta del Comune. Una storia forse come tante altre, ma con un risvolto di umanità e di abnegazione speciale. La maggior parte di questi episodi non resi noti se non nelle relazioni di servizio. Abbiamo quindi voluto raccontarla a quanti non conoscono i risvolti di queste particolari professioni.
Sul posto giunsero tempestivamente il luogotenente Andrea Aiello, il vice brigadiere Donato Nardiello, adesso in servizio presso la Compagnia di Molfetta, e l'appuntato scelto Mario Borreca della Compagnia Carabinieri di Andria, trovando l'uomo seduto sul parapetto del terrazzo ubicato al quarto piano, con le gambe pendenti nel vuoto, che minacciava di lanciarsi.
Mentre un carabiniere, dalla strada, tentò di distrarre e contestualmente di calmare l'uomo che versava in un forte stato d'ansia, due commilitoni riuscirono ad arrivare al terrazzo attraverso l'immobile, salendo tempestivamente le scale in direzione del terrazzo. Qui giunti, scavalcarono un muro di circa due metri di altezza, raggiungendo la parte del terrazzo dove si trovava la vittima.
I militari quindi si avvicinarono all'uomo e, mentre veniva costantemente intrattenuto dal carabiniere rimasto in strada per tranquillizzare e distrarre il prevenuto dal proprio intento, con mossa fulminea riuscirono a prenderlo dalle braccia riportandolo all'interno del balcone ove lo stesso, riportato alla calma, fu soccorso da personale del 118 e da alcune squadre dei Vigili del Fuoco di Barletta e di Bari, nel frattempo intervenute.
Senza il tempestivo intervento dei militari operanti, che hanno rischiato di essere trascinati al suolo da un'altezza di 12 metri, la situazione sarebbe potuta degenerare irrimediabilmente.
La vicenda, giunta al sindaco Nicola Giorgino, ha portato il primo cittadino ad inviare una particolare nota di plauso, anche a nome della locale amministrazione comunale.
In essa si pone in evidenza l'indiscutibile professionalità e l'ottima reattività, nonché il senso del dovere, lo spirito di abnegazione e non comune sprezzo del pericolo del luogotenente Andrea Aiello, del vice brigadiere Donato Nardiello, passato a prestare servizio a Molfetta, e dell'appuntato scelto Mario Borreca.
Il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri ha pertanto valutato questo intervento meritevole di un encomio solenne per la celerità e concentrazione dimostrata, nonché per la brillante competenza dimostrata dal sottufficiale di coordinamento delle operazioni, in tempi ristretti, e di negoziazione in uno scenario già in sé particolarmente snervante ed imprevedibile, nella non comune capacità di guadagnarsi l'attenzione dell'uomo, vincendo le ulteriori diversificate distrazioni che avrebbero potuto polverizzarla, vanificando quindi l'intervento degli altri due militari.
Il riconoscimento verrà tributato ai tre carabinieri con l'encomio solenne, domani pomeriggio, alle ore 17.30, presso la sala Giunta del Comune. Una storia forse come tante altre, ma con un risvolto di umanità e di abnegazione speciale. La maggior parte di questi episodi non resi noti se non nelle relazioni di servizio. Abbiamo quindi voluto raccontarla a quanti non conoscono i risvolti di queste particolari professioni.