Emergenza abitativa: basta con le soluzioni tampone
Rifondazione comunista alza la voce
lunedì 16 novembre 2015
5.43
Duro intervento di Rifondazione Comunista in relazione all'emergenza abitativa a Molfetta che accusa l'amministrazione di continuare a riproporre soluzioni emergenziali dopo due anni e mezzo dall'insediamento. Tutto questo in vista della discussione e approvazione del Piano delle Opere pubbliche e del Bilancio 2016 in Consiglio comunale.
«Esprimiamo il nostro disappunto per la delibera di Giunta n. 214 dello scorso 5 novembre sul tema dell'emergenza abitativa che riproduce una negativa logica emergenziale.
Nel novembre 2013 in Consiglio comunale – scrive Rifondazione in una nota - fu approvata una deroga al Regolamento dei contributi del Commissario straordinario, per autorizzare fino al 31/12/2015 la cumulabilità del contributo per l'emergenza abitativa con il contributo ordinario, che abbiamo sostenuto dietro impegno dell'Amministrazione ad approvare un nuovo Regolamento di riordino delle misure di sostegno sociale. Poi nel febbraio 2014 la Giunta, con un atto di indirizzo, ha scelto di rivolgersi ad agenzie immobiliari private per reperire case-parcheggio, dando mandato al dirigente del Settore welfare di stipulare contratti con i proprietari per un anno (più 6 mesi di proroga) per poi dare in comodato gratuito queste case-parcheggio, senza nessun bando pubblico.
Ora c'è questa nuova delibera, la n. 214, che – continua - autorizza il dirigente del Settore welfare a rinnovare i contratti in scadenza e a stipulare nuovi contratti in cui il Comune continuerà a pagare gli affitti, ma soprattutto fissa i criteri per l'accesso a tale modalità di contributo sociale, espropriando il Consiglio comunale del suo diritto a regolamentare la materia. Infine, si istituisce un nuovo capitolo di bilancio denominato "Emergenza abitativa-contratti di locazione a carico del Comune" con uno stanziamento di € 50.000,00 a partire dall'anno 2016 senza spiegare se sono in aggiunta ai soliti contributi per l'emergenza abitativa, previsti dal Regolamento del Commissario straordinario, oppure alternativi.
Ci ritroviamo così con la riproposizione di soluzioni emergenziali e un'invasione delle prerogative del Consiglio comunale, nonché dopo due anni e mezzo
Senza nessun Piano casa
Senza nessun investimento per case-parcheggio
Senza nessuna soluzione strutturale nel piano delle opere pubbliche
Senza nessun accordo con l'ex-Iacp per nuovi alloggi di edilizia-sovvenzionata.
Abbiamo compreso e sostenuto le difficoltà all'insediamento ma – conclude - dopo due anni e mezzo, in cui abbiamo provato in tutti i modi a chiedere e proporre soluzioni strutturali in materia, senza nessuna accoglienza da parte dell'Amministrazione, abbiamo l'obbligo di segnalare pubblicamente la strada sbagliata intrapresa.
Lo facciamo nella speranza che nelle prossime settimane, in vista della discussione e approvazione del Piano delle Opere pubbliche e del Bilancio 2016 in Consiglio comunale la rotta sia invertita».
«Esprimiamo il nostro disappunto per la delibera di Giunta n. 214 dello scorso 5 novembre sul tema dell'emergenza abitativa che riproduce una negativa logica emergenziale.
Nel novembre 2013 in Consiglio comunale – scrive Rifondazione in una nota - fu approvata una deroga al Regolamento dei contributi del Commissario straordinario, per autorizzare fino al 31/12/2015 la cumulabilità del contributo per l'emergenza abitativa con il contributo ordinario, che abbiamo sostenuto dietro impegno dell'Amministrazione ad approvare un nuovo Regolamento di riordino delle misure di sostegno sociale. Poi nel febbraio 2014 la Giunta, con un atto di indirizzo, ha scelto di rivolgersi ad agenzie immobiliari private per reperire case-parcheggio, dando mandato al dirigente del Settore welfare di stipulare contratti con i proprietari per un anno (più 6 mesi di proroga) per poi dare in comodato gratuito queste case-parcheggio, senza nessun bando pubblico.
Ora c'è questa nuova delibera, la n. 214, che – continua - autorizza il dirigente del Settore welfare a rinnovare i contratti in scadenza e a stipulare nuovi contratti in cui il Comune continuerà a pagare gli affitti, ma soprattutto fissa i criteri per l'accesso a tale modalità di contributo sociale, espropriando il Consiglio comunale del suo diritto a regolamentare la materia. Infine, si istituisce un nuovo capitolo di bilancio denominato "Emergenza abitativa-contratti di locazione a carico del Comune" con uno stanziamento di € 50.000,00 a partire dall'anno 2016 senza spiegare se sono in aggiunta ai soliti contributi per l'emergenza abitativa, previsti dal Regolamento del Commissario straordinario, oppure alternativi.
Ci ritroviamo così con la riproposizione di soluzioni emergenziali e un'invasione delle prerogative del Consiglio comunale, nonché dopo due anni e mezzo
Senza nessun Piano casa
Senza nessun investimento per case-parcheggio
Senza nessuna soluzione strutturale nel piano delle opere pubbliche
Senza nessun accordo con l'ex-Iacp per nuovi alloggi di edilizia-sovvenzionata.
Abbiamo compreso e sostenuto le difficoltà all'insediamento ma – conclude - dopo due anni e mezzo, in cui abbiamo provato in tutti i modi a chiedere e proporre soluzioni strutturali in materia, senza nessuna accoglienza da parte dell'Amministrazione, abbiamo l'obbligo di segnalare pubblicamente la strada sbagliata intrapresa.
Lo facciamo nella speranza che nelle prossime settimane, in vista della discussione e approvazione del Piano delle Opere pubbliche e del Bilancio 2016 in Consiglio comunale la rotta sia invertita».