“Eliseo”, dai cantieri navali di Molfetta alla marineria di Caorle
Parte dal varo del peschereccio la rinascita della tradizione cantieristica della Spiaggia Maddalena
lunedì 19 novembre 2018
16.07
Un cancello, un solo cancello, custodisce la storia della nostra città, dove si respira: chi eravamo, cosa siamo diventati, cosa saremo.
Quel cancello è quello dei cantieri navali, quel lembo di porto che è stato e continua ad essere il vero lustro di Molfetta. I nostri maestri d'ascia rimangono i migliori nel panorama cantieristico italiano e, spingiamoci oltre, forse anche internazionale.
In quel lembo di spiaggia sembra che il tempo si sia fermato, si respira ancora aria di legname e mare. Di una Molfetta che fu, ma nonostante tutte le difficoltà degli ultimi anni, non dimentichiamo che i cantieri sono stati per un lungo periodo sequestrati, continuano ad essere un'importantissima forza vitale e produttiva della città, sono proprio i giovani a voler mantenere in vita questa antica tradizione con uno sguardo alle innovazioni tecnologiche che la cantieristica navale oggi richiede.
Molti dei pescherecci e anche imbarcazioni da diporto che solcano il mar Adriatico portano la loro firma, il loro segno distintivo: l'artigianalità.
E' stata proprio l'artigianalità, la passione con cui il maestro d'ascia, Michele Cappelluti, continua a produrre i suoi pescherecci che ha convinto gli armatori veneti Walter de Guglielmi e Riccardo Mago, comandante del motopesca, a scegliere Molfetta per la realizzazione di "Eliseo".
Si chiama proprio "Eliseo" il peschereccio varato domenica dalla spiaggia Maddalena, alla presenza del sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, dell'assessore al ramo, Antonio Ancona, del rappresentate del Consorzio cantieri navali di Molfetta, Mimmo Petruzzella, degli armatori, Walter de Guglielmi e Riccardo Mago, dei maestri d'ascia, delle tante altre maestranze che hanno contribuito alla realizzazione del peschereccio e di tanti molfettesi, che nonostante il cattivo tempo, hanno voluto partecipare alla rinascita della cantieristica navale molfettese.
Un rito semplice, ma di grande impatto emotivo. La benedizione dell'imbarcazione da parte dei frati della Madonna dei Martiri, a non dimenticare lo stretto legame della marineria con la loro Santa protettrice. Poi la bottiglia di spumante scagliata contro la prua del peschereccio da parte della madrina. E il suono della sirena dell'"Eliseo" a sottolineare la sua presenza e la sua esistenza nel mar Adriatico.
Lasciata la spiaggia Maddalena di Molfetta "Eliseo" navigherà nelle acque venete, dell'Alto Adriatico.
Quel cancello è quello dei cantieri navali, quel lembo di porto che è stato e continua ad essere il vero lustro di Molfetta. I nostri maestri d'ascia rimangono i migliori nel panorama cantieristico italiano e, spingiamoci oltre, forse anche internazionale.
In quel lembo di spiaggia sembra che il tempo si sia fermato, si respira ancora aria di legname e mare. Di una Molfetta che fu, ma nonostante tutte le difficoltà degli ultimi anni, non dimentichiamo che i cantieri sono stati per un lungo periodo sequestrati, continuano ad essere un'importantissima forza vitale e produttiva della città, sono proprio i giovani a voler mantenere in vita questa antica tradizione con uno sguardo alle innovazioni tecnologiche che la cantieristica navale oggi richiede.
Molti dei pescherecci e anche imbarcazioni da diporto che solcano il mar Adriatico portano la loro firma, il loro segno distintivo: l'artigianalità.
E' stata proprio l'artigianalità, la passione con cui il maestro d'ascia, Michele Cappelluti, continua a produrre i suoi pescherecci che ha convinto gli armatori veneti Walter de Guglielmi e Riccardo Mago, comandante del motopesca, a scegliere Molfetta per la realizzazione di "Eliseo".
Si chiama proprio "Eliseo" il peschereccio varato domenica dalla spiaggia Maddalena, alla presenza del sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, dell'assessore al ramo, Antonio Ancona, del rappresentate del Consorzio cantieri navali di Molfetta, Mimmo Petruzzella, degli armatori, Walter de Guglielmi e Riccardo Mago, dei maestri d'ascia, delle tante altre maestranze che hanno contribuito alla realizzazione del peschereccio e di tanti molfettesi, che nonostante il cattivo tempo, hanno voluto partecipare alla rinascita della cantieristica navale molfettese.
Un rito semplice, ma di grande impatto emotivo. La benedizione dell'imbarcazione da parte dei frati della Madonna dei Martiri, a non dimenticare lo stretto legame della marineria con la loro Santa protettrice. Poi la bottiglia di spumante scagliata contro la prua del peschereccio da parte della madrina. E il suono della sirena dell'"Eliseo" a sottolineare la sua presenza e la sua esistenza nel mar Adriatico.
Lasciata la spiaggia Maddalena di Molfetta "Eliseo" navigherà nelle acque venete, dell'Alto Adriatico.