Elezioni comunali, SI apre al dialogo «tra tutti coloro che hanno sostenuto l’amministrazione Natalicchio»
Il partito verso una alleanza con DèP, Rifondazione Comunista, Movimento “Signora Molfetta”, Linea Diritta?
giovedì 13 ottobre 2016
14.31
E' sempre più chiaro lo scenario che si va delineando, a Molfetta, in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera, con la definizione di uno schieramento centrista che avrà, come fulcro, il Partito Democratico, attorno al quale graviteranno una serie di non meglio definite liste civiche, espressione di quella "destra peggiore" (per utilizzare la terminologia già adoperata da Michele Emiliano) pronta a riciclarsi e a rinnegare il proprio passato, pur di tornare a mettere le mani sulla città.
Si tratta di una prospettiva inaccettabile per Molfetta che non può tornare indietro dopo le speranze e le aspettative generate nella primavera del 2013.
A prescindere dall'epilogo della stagione che ha visto il centrosinistra al governo della città, la strada del cambiamento non può essere interrotta e, per questo, partendo dai tanti buoni risultati amministrativi conseguiti in questi tre anni, è necessario adoperarsi per costruire una proposta politica chiara, limpida e trasparente, che sappia mobilitare le migliori risorse democratiche, riformiste e progressiste presenti a Molfetta, nell'ambito di un progetto politico che si richiami alla migliore tradizione del centrosinistra, con il coinvolgimento di tutti coloro che (tra i partiti, nell'associazionismo diffuso, nei movimenti, tra i singoli cittadini) siano disposti a partecipare alla scrittura di una nuova pagina di buona politica nella nostra città.
Per fare questo, però, non servono fughe in avanti o accelerazioni non condivise che, al contrario, rischiano di essere controproducenti e di rappresentare un elemento divisivo che può pregiudicare la costruzione di un percorso che, invece, deve essere ampio, includente e che deve vedere tutti i soggetti interessati partire, insieme, in una condizione di parità. Un percorso come quello che immaginiamo, se davvero vuole portare alla costruzione di una proposta politica condivisa che sia espressione di una comunità vasta che si riconosce in valori comuni, non può avere primogeniture o vivere di personalismi che rischierebbero di farci ripetere gli errori del passato.
Per questa ragione, pur condividendo in linea di principio le finalità dell'appello che sarà presentato nel corso dell'iniziativa "La Giusta Direzione", crediamo che, piuttosto che indistinti progetti civici, serva una proposta politica chiara, che riannodi il filo lì dove si è interrotto nel maggio scorso, per sottoporre al giudizio della città un'alternativa concreta allo schieramento del Partito della Nazione nella sua declinazione molfettese.
Sotto altro profilo, il "bilancio sociale", composto dai molti successi amministrativi conseguiti in questi tre anni e che sarà presentato questa sera, è anche il frutto del lavoro di tanti e tante (tra i rappresentanti istituzionali, gli attivisti, i militanti, le comunità politiche, i dirigenti di partito) che hanno accompagnato e sostenuto l'esperienza del centrosinistra al governo della città. Quel "bilancio sociale" è un patrimonio collettivo e sarebbe grave dimenticarlo.
C'è chi vuole cancellare questo patrimonio: non possiamo permetterlo.
Per tutte queste ragioni crediamo indispensabile l'avvio, già nelle prossime ore, di un percorso comune e realmente condiviso tra tutti coloro che hanno sostenuto l'amministrazione Natalicchio sino al suo epilogo (Sinistra Italiana, DèP, Rifondazione Comunista, Movimento "Signora Molfetta", Linea Diritta) accanto alle migliori espressioni dell'associazionismo di base, e che intendono adoperarsi affinché Molfetta possa continuare a guardare con fiducia e speranza al futuro, respingendo il rischio di tornare indietro.
Noi, su questo fronte, saremo con convinzione in prima linea.
Si tratta di una prospettiva inaccettabile per Molfetta che non può tornare indietro dopo le speranze e le aspettative generate nella primavera del 2013.
A prescindere dall'epilogo della stagione che ha visto il centrosinistra al governo della città, la strada del cambiamento non può essere interrotta e, per questo, partendo dai tanti buoni risultati amministrativi conseguiti in questi tre anni, è necessario adoperarsi per costruire una proposta politica chiara, limpida e trasparente, che sappia mobilitare le migliori risorse democratiche, riformiste e progressiste presenti a Molfetta, nell'ambito di un progetto politico che si richiami alla migliore tradizione del centrosinistra, con il coinvolgimento di tutti coloro che (tra i partiti, nell'associazionismo diffuso, nei movimenti, tra i singoli cittadini) siano disposti a partecipare alla scrittura di una nuova pagina di buona politica nella nostra città.
Per fare questo, però, non servono fughe in avanti o accelerazioni non condivise che, al contrario, rischiano di essere controproducenti e di rappresentare un elemento divisivo che può pregiudicare la costruzione di un percorso che, invece, deve essere ampio, includente e che deve vedere tutti i soggetti interessati partire, insieme, in una condizione di parità. Un percorso come quello che immaginiamo, se davvero vuole portare alla costruzione di una proposta politica condivisa che sia espressione di una comunità vasta che si riconosce in valori comuni, non può avere primogeniture o vivere di personalismi che rischierebbero di farci ripetere gli errori del passato.
Per questa ragione, pur condividendo in linea di principio le finalità dell'appello che sarà presentato nel corso dell'iniziativa "La Giusta Direzione", crediamo che, piuttosto che indistinti progetti civici, serva una proposta politica chiara, che riannodi il filo lì dove si è interrotto nel maggio scorso, per sottoporre al giudizio della città un'alternativa concreta allo schieramento del Partito della Nazione nella sua declinazione molfettese.
Sotto altro profilo, il "bilancio sociale", composto dai molti successi amministrativi conseguiti in questi tre anni e che sarà presentato questa sera, è anche il frutto del lavoro di tanti e tante (tra i rappresentanti istituzionali, gli attivisti, i militanti, le comunità politiche, i dirigenti di partito) che hanno accompagnato e sostenuto l'esperienza del centrosinistra al governo della città. Quel "bilancio sociale" è un patrimonio collettivo e sarebbe grave dimenticarlo.
C'è chi vuole cancellare questo patrimonio: non possiamo permetterlo.
Per tutte queste ragioni crediamo indispensabile l'avvio, già nelle prossime ore, di un percorso comune e realmente condiviso tra tutti coloro che hanno sostenuto l'amministrazione Natalicchio sino al suo epilogo (Sinistra Italiana, DèP, Rifondazione Comunista, Movimento "Signora Molfetta", Linea Diritta) accanto alle migliori espressioni dell'associazionismo di base, e che intendono adoperarsi affinché Molfetta possa continuare a guardare con fiducia e speranza al futuro, respingendo il rischio di tornare indietro.
Noi, su questo fronte, saremo con convinzione in prima linea.