Ecclesiadi 2014: gare in corso

Partiti gli incontri sui vari campi

giovedì 8 maggio 2014 7.21
A cura di Andrea Teofrasto
Prime gare, prime vittorie e tanto divertimento. La decima edizione delle Ecclesiadi, le olimpiadi della Diocesi, è partita.

Le Ecclesiadi hanno come compito quello di rendere lo sport come occasione educativa, richiamando la lunga tradizione degli oratori e centri giovanili dove, in genere, è presente uno spazio ludico-sportivo. Gli atleti scesi in campo in questi primi giorni devono comportarsi dentro e fuori dal campo, come a dei campioni-testimoni, con una missione da compiere: poter essere, per quanti guardano la manifestazione, validi modelli da imitare.

A proposito del fenomeno del "fair play e terzo tempo", la pressione di conseguire risultati significativi non deve mai spingere a imboccare scorciatoie o pratiche sportivamente scorrette e poco rispettose dell'avversario. Lo stesso spirito di squadra sia di sprone ad evitare questi vicoli ciechi, in ambito comportamentale ma anche di sostegno a chi riconosce di avere sbagliato, in modo che si senta accolto. La pratica sportiva delle Ecclesiadi 2014 ha come avamposto quello di educare la persona anche all'agonismo spirituale, cioè a vivere ogni giorno cercando di far vincere il bene sul male, la verità sulla menzogna, l'amore sull'odio, e questo prima di tutto in se stessi.

Mascotte di questi principi e valori etici e sportivi sono senza dubbio Papa Francesco, il beato Pier Giorgio Frassati, esempi che ogni giorno fanno gol nella vita di tutti e che proprio come il beato Frassati tratteggia la sua figura come quella di "un giovane che univa in sé la passione per lo sport - amava specialmente le ascensioni in montagna - e la passione per Dio. Nello sport la lealtà sportiva è meglio conosciuta come fair play, e durante le Ecclesiadi diventa requisito essenziale e apprezzato nello svolgimento delle gare. Non è caratteristica propria solo dell'atleta ma anche di tutte le tifoserie.

Alcuni risultati: