E’ nato l’Alzheimer caffè

Un luogo di ritrovo dove i malati possano condividere i ricordi

martedì 13 maggio 2014 15.04
A cura di Rosanna Buzzerio
La memoria che si affievolisce progressivamente, sino a dimenticare i più elementari atti della vita quotidiana, la voglia di fare che scompare, sono i principali sintomi dell'Alzheimer, una malattia che trasforma uomini e donne che prima sono state delle rocce, delle querce, ad essere guidati in ogni passo della loro quotidianità, creando grande sofferenza per le famiglie, che vedono i loro cari comportarsi in modo strano ogni giorno di più.

Per questo a Molfetta è sorto l'Alzheimer caffè, un luogo di ritrovo, di incontro, dove i malati possano condividere i ricordi che ancora riaffiorano alla mente e le famiglie avere un momento di condivisione e di confronto per meglio gestire la malattia del proprio caro, ed evitare che sia un dramma vissuto nel privato e nella solitudine.

L'Alzheimer caffè (in Piazza Garibaldi 12), è promosso dalla neo nata Associazione Alzheimer e malattie neurodegenerative Onlus, che vuole essere proprio di supporto fattivo per le famiglie.

A Molfetta sono circa 1600 le persone affette da demenza, includendo nel termine tutte le malattie neurodegenerative, che hanno bisogno di assistenza quotidiana.

La presentazione dell'Associazione e l'inaugurazione del caffè si sono tenuti alla presenza del consiglio direttivo, composto da Annalisa Altomare, Stanislao Caputo, Annamaria Gagliardi, Rosa Anna Gallo, Raffaele la Ghezza, Luigi Roselli.

Nella testimonianza commossa e partecipata della sig.ra De Ruvo tutto il senso della difficoltà di essere accanto ad un ammalato di Alzheimer e l'impotenza di non poter far nulla.

Come confermato dal dottor Mauro Minervini, «non vi sono medicine che possano curare questo tipo di malattie, solo due farmaci che possono rallentarne il processo. Non si conoscono ancora le cause». E definisce l'Alzheimer o più in generale le malattie neurodegenerative «democratiche, in quanto non hanno un'età e colpiscono tutti i ceti. Per questo occorre un maggiore supporto alle famiglie», perché perdere la memoria è in qualche modo perdere la propria identità.

Il primo Alzheimer caffè è nato in Olanda nel 1997.