E' il giorno di Antonio Azzollini
Oggi dalle 9.30 voto del Senato sulla richiesta di arresti ai domiciliari
mercoledì 29 luglio 2015
7.10
Il giorno della decisione è arrivato: oggi, a partire dalle 9.30, il Senato sarà impegnato nell'esame della proposta di accoglimento dell'esecuzione dell'ordinanza degli arresti ai domiciliari per Antonio Azzollini avanzata dalla Giunta per le immunità dopo innumerevoli sedute e dopo aver ascoltato personalmente il dimissionario presidente della Commissione Bilancio di Palazzo Madama.
Va ricordato che l'ordinanza è stata emessa dalla Procura di Trani all'interno del procedimento sulla bancarotta della Casa Divina Provvidenza di Bisceglie. Adito dallo stesso Azzollini e dai suoi legali, il Tribunale del Riesame di Bari ha rigettato la domanda di revoca.
E' difficile capire quale sara la decisione dell'Aula, che si esprimerà con voto segreto. In ballo c'è molto, tanto.
Azzollini, leader carismatico del centrodestra prima con Berlusconi e ora con Alfano, pilastro del Senato nell'ultimo decennio e uomo cardine anche dell'economia del Paese visto il ruolo nella Commissione Bilancio, avrebbe dalla sua tutto il centro destra dell'Area Popolare e, secondo alcuni, anche una parte del Pd renziano che teme forti ripercussioni su un equilibrio già troppo instabile del Governo nel caso i senatori votino per il si agli arresti che arriverà di sicuro dal Movimento 5 Stelle.
A Molfetta, intanto, tutto tace. Eppure ciò che sta per accadere a Roma avrà, indipendentemente dall'esito, una forte incidenza anche sulla città, feudo inviolabile fino al 2013 dell'ex sindaco.
Va ricordato che l'ordinanza è stata emessa dalla Procura di Trani all'interno del procedimento sulla bancarotta della Casa Divina Provvidenza di Bisceglie. Adito dallo stesso Azzollini e dai suoi legali, il Tribunale del Riesame di Bari ha rigettato la domanda di revoca.
E' difficile capire quale sara la decisione dell'Aula, che si esprimerà con voto segreto. In ballo c'è molto, tanto.
Azzollini, leader carismatico del centrodestra prima con Berlusconi e ora con Alfano, pilastro del Senato nell'ultimo decennio e uomo cardine anche dell'economia del Paese visto il ruolo nella Commissione Bilancio, avrebbe dalla sua tutto il centro destra dell'Area Popolare e, secondo alcuni, anche una parte del Pd renziano che teme forti ripercussioni su un equilibrio già troppo instabile del Governo nel caso i senatori votino per il si agli arresti che arriverà di sicuro dal Movimento 5 Stelle.
A Molfetta, intanto, tutto tace. Eppure ciò che sta per accadere a Roma avrà, indipendentemente dall'esito, una forte incidenza anche sulla città, feudo inviolabile fino al 2013 dell'ex sindaco.