Duomo e Pulo di Molfetta candidati a Patrimonio UNESCO? C'è la mozione
Proposta avanzata dai consiglieri di centrodestra
giovedì 16 marzo 2023
14.24
I consiglieri comunali di centrodestra Binetti, Mastropasqua, Logrieco e Germinario hanno presentato una mozione per la candidatura del Duomo di San Corrado e del Pulo di Molfetta a patrimonio UNESCO. Riportiamo alcuni dettagli della proposta:
"Partiamo dal fatto che l'identificazione, la protezione, la tutela e la trasmissione alle generazioni future del Patrimonio Culturale e Naturale di tutto il mondo rientrano tra le missioni principali dell'UNESCO. Il patrimonio rappresenta l'eredità del passato di cui noi oggi beneficiamo e che trasmettiamo alle generazioni future, constatiamo la necessità di preservare il patrimonio naturale e culturale dei territorio da un eccessivo impatto ambientale e socio-culturale dei turisti e di sostenere le comunità nel conciliare l'attività turistica quale fonte di reddito, di sviluppo economico e di crescita occupazionale con la tutela dei beni offerti ai visitatori".
"La Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale Culturale e Naturale, adottata dalla Conferenza Generale dell'UNESCO il 16 novembre 1972 al fine di garantire l'identificazione, protezione, conservazione, valorizzazione e trasmissione alle generazioni future del patrimonio naturale e culturale. Il passato e le tradizioni di nazione una sono le risorse che danno forma e garantiscono un orientamento per la vita sociale nonché una guida per la conduzione politica di un paese. La presenza e la conservazione del patrimonio culturale consentono ai popoli di dichiararsi eredi delle gloriose civiltà che li hanno preceduti, aiutando così gli individui e i gruppi a collocarsi nel tempo e nello spazio di una identità condivisa".
"In questo senso il patrimonio dell'UNESCO rappresenta la punta di eccellenza di un ampio territorio culturale, del sistema stratificato ed interdipendente di beni e relazioni da cui trae forza l'immagine dell'Italia del mondo. Spesso il patrimonio UNESCO è ancora oggi il cuore pulsante delle nostre città e conviene con i nuovi stili di vita metropolitani, in altri casi è formato di elementi isolati sebbene altamente simbolici per vasti territori".
"La culla culturale di un territorio rappresentata dai siti UNESCO sono l'esito di straordinarie vicende nate per l'esistenza di importanti giacimenti culturali ma si sono dispiegate a seguito di un peculiare impegno delle comunità a tramandare queste testimonianze alle future generazioni, con un'azienda costante di approfondimento e diffusione del sapere, di manifestazioni culturali e, principalmente, di azioni di conservazione".
"È la cultura della conservazione, della valorizzazione connessa allo sviluppo del patrimonio culturale che si intende porre all'attenzione del Consiglio comunale con questo documento, appellandosi ai principi ed ai criteri sanciti dalla Convenzione di Parigi del 1972 volti a garantire un efficace sistema di protezione collettiva di questi beni unici ed insostituibili perché simbolo di civiltà nella convivenza tra popoli e religioni diverse".
"Tra queste spiccano nel nostro territorio uno dei più antichi e importanti monumenti eretti sulla fascia costiere dell'Adriatico, il Duomo di Molfetta e del più importante monumento naturale visibili sull'intero territorio nazionale, il Pulo di Molfetta. Il Duomo di Molfetta è una delle chiese più belle dell'Adriatico e non solo, monumento Nazionale dal 1932 , diventato simbolo stesso della città di Molfetta per le Sue inconfondibili caratteristiche. Si tratta di un tempio risalente all'XI secolo ed è unico per diverse caratteristiche. Anzitutto, è l'unica chiesa in Puglia ed una delle poche in Italia che ha una copertura in pietra. In genere, quasi tutte le più belle Cattedrali esistenti hanno tetti in legno. Il Duomo di Molfetta, considerando il periodo nel quale è stato costruito è una meraviglia dell'architettura pugliese.
"Il Pulo di Molfetta rientra tra i più importanti monumenti naturali visibili lungo il territorio nazionale. Splendida dolina carsica, creatasi per il cedimento della volta unica nel suo genere rappresenta davvero un monumento da preservare e valorizzare. All'interno si possono trovare tantissimi elementi unici come la Nitriera Borbonica, una delle prima fabbriche della polvere da sparo in Italia per la presenza di salnitro ossia sale contenente azoto e potassio. E poi, il Pulo di Molfetta è anche un sito da preservare per la presenza di flora e fauna che vive al suo interno con tantissime specie animali e vegetali che ne fanno un luogo splendido e misterioso nello stesso tempo".
"Le Grotte bellissime e ancora da rendere visitabili, meriterebbero un approfondimento unitamente al Fondo Azzollini, dove già di recente alcuni scavi hanno messo in evidenza il ritrovamento di oggetti appartenenti al periodo neolitico. Il Pulo di Molfetta, unitamente al fondo Azzollini, alla recente acquisizione del Convento cinquecentesco dei Padri Cappuccini , al Museo Civico Archeologico del Lazzaretto e alla vicina Cava dei Dinosauri, possono rappresentare un polo archeologico-naturalistico, unico nel suo genere".
"Oggi è parzialmente fruibile ma esiste un'area da mettere in sicurezza per consentire l'accesso ad altre parti del sito. Si segnala che all'interno vi si trovano elementi botanici molto importanti, come la presenza di un Ulivo di Gerusalemme, alberi di carrubi. Splendida la Grotta del Pilastro che si sviluppa su tre livelli. I ritrovamenti ceramici all'interno del Pulo furono denominati "Tipo Molfetta" per le loro particolarità e caratteristiche".
"Date queste premesse, i consiglieri firmatari del documento impegnano il Consiglio comunale:
"Partiamo dal fatto che l'identificazione, la protezione, la tutela e la trasmissione alle generazioni future del Patrimonio Culturale e Naturale di tutto il mondo rientrano tra le missioni principali dell'UNESCO. Il patrimonio rappresenta l'eredità del passato di cui noi oggi beneficiamo e che trasmettiamo alle generazioni future, constatiamo la necessità di preservare il patrimonio naturale e culturale dei territorio da un eccessivo impatto ambientale e socio-culturale dei turisti e di sostenere le comunità nel conciliare l'attività turistica quale fonte di reddito, di sviluppo economico e di crescita occupazionale con la tutela dei beni offerti ai visitatori".
"La Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale Culturale e Naturale, adottata dalla Conferenza Generale dell'UNESCO il 16 novembre 1972 al fine di garantire l'identificazione, protezione, conservazione, valorizzazione e trasmissione alle generazioni future del patrimonio naturale e culturale. Il passato e le tradizioni di nazione una sono le risorse che danno forma e garantiscono un orientamento per la vita sociale nonché una guida per la conduzione politica di un paese. La presenza e la conservazione del patrimonio culturale consentono ai popoli di dichiararsi eredi delle gloriose civiltà che li hanno preceduti, aiutando così gli individui e i gruppi a collocarsi nel tempo e nello spazio di una identità condivisa".
"In questo senso il patrimonio dell'UNESCO rappresenta la punta di eccellenza di un ampio territorio culturale, del sistema stratificato ed interdipendente di beni e relazioni da cui trae forza l'immagine dell'Italia del mondo. Spesso il patrimonio UNESCO è ancora oggi il cuore pulsante delle nostre città e conviene con i nuovi stili di vita metropolitani, in altri casi è formato di elementi isolati sebbene altamente simbolici per vasti territori".
"La culla culturale di un territorio rappresentata dai siti UNESCO sono l'esito di straordinarie vicende nate per l'esistenza di importanti giacimenti culturali ma si sono dispiegate a seguito di un peculiare impegno delle comunità a tramandare queste testimonianze alle future generazioni, con un'azienda costante di approfondimento e diffusione del sapere, di manifestazioni culturali e, principalmente, di azioni di conservazione".
"È la cultura della conservazione, della valorizzazione connessa allo sviluppo del patrimonio culturale che si intende porre all'attenzione del Consiglio comunale con questo documento, appellandosi ai principi ed ai criteri sanciti dalla Convenzione di Parigi del 1972 volti a garantire un efficace sistema di protezione collettiva di questi beni unici ed insostituibili perché simbolo di civiltà nella convivenza tra popoli e religioni diverse".
"Tra queste spiccano nel nostro territorio uno dei più antichi e importanti monumenti eretti sulla fascia costiere dell'Adriatico, il Duomo di Molfetta e del più importante monumento naturale visibili sull'intero territorio nazionale, il Pulo di Molfetta. Il Duomo di Molfetta è una delle chiese più belle dell'Adriatico e non solo, monumento Nazionale dal 1932 , diventato simbolo stesso della città di Molfetta per le Sue inconfondibili caratteristiche. Si tratta di un tempio risalente all'XI secolo ed è unico per diverse caratteristiche. Anzitutto, è l'unica chiesa in Puglia ed una delle poche in Italia che ha una copertura in pietra. In genere, quasi tutte le più belle Cattedrali esistenti hanno tetti in legno. Il Duomo di Molfetta, considerando il periodo nel quale è stato costruito è una meraviglia dell'architettura pugliese.
"Il Pulo di Molfetta rientra tra i più importanti monumenti naturali visibili lungo il territorio nazionale. Splendida dolina carsica, creatasi per il cedimento della volta unica nel suo genere rappresenta davvero un monumento da preservare e valorizzare. All'interno si possono trovare tantissimi elementi unici come la Nitriera Borbonica, una delle prima fabbriche della polvere da sparo in Italia per la presenza di salnitro ossia sale contenente azoto e potassio. E poi, il Pulo di Molfetta è anche un sito da preservare per la presenza di flora e fauna che vive al suo interno con tantissime specie animali e vegetali che ne fanno un luogo splendido e misterioso nello stesso tempo".
"Le Grotte bellissime e ancora da rendere visitabili, meriterebbero un approfondimento unitamente al Fondo Azzollini, dove già di recente alcuni scavi hanno messo in evidenza il ritrovamento di oggetti appartenenti al periodo neolitico. Il Pulo di Molfetta, unitamente al fondo Azzollini, alla recente acquisizione del Convento cinquecentesco dei Padri Cappuccini , al Museo Civico Archeologico del Lazzaretto e alla vicina Cava dei Dinosauri, possono rappresentare un polo archeologico-naturalistico, unico nel suo genere".
"Oggi è parzialmente fruibile ma esiste un'area da mettere in sicurezza per consentire l'accesso ad altre parti del sito. Si segnala che all'interno vi si trovano elementi botanici molto importanti, come la presenza di un Ulivo di Gerusalemme, alberi di carrubi. Splendida la Grotta del Pilastro che si sviluppa su tre livelli. I ritrovamenti ceramici all'interno del Pulo furono denominati "Tipo Molfetta" per le loro particolarità e caratteristiche".
"Date queste premesse, i consiglieri firmatari del documento impegnano il Consiglio comunale:
- a sostenere il documento di candidatura del Duomo e del Pulo di Molfetta a patrimonio dell'UNESCO, nonché a promuovere tutte le misure idonee, finalizzate a sensibilizzare, oltre che i visitatori, il mondo culturale, affinché sia posta la maggiore attenzione sul valore storico dei due monumenti;
- a porre in essere tutte le azioni necessarie affinché vengano avviate nei tempi più brevi le necessarie procedure volte a riconoscere la tutela di massimo grado del "Duomo" e del "Pulo" di Molfetta, come quelle che potrebbero essere garantite con il riconoscimento dell'UNESCO;
- ad attivarsi affinché i soggetti istituzionali competenti agiscano per orientare lo sviluppo della città di Molfetta iniziative volte alla diffusione informativa e ad attuare tutte le iniziative per la valorizzazione dell'opera architettoniche del Duomo e del monumento naturalistico del Pulo
- a sostenere a trasmettere copia della presente mozione alla Sovrintendenza".