Due scout molfettesi rappresentano l'Italia al Jamboree in Giappone
Renata de Gennaro e Sara Tridente al raduno mondiale.
mercoledì 23 settembre 2015
11.51
Sono Renata de Gennaro e Sara Tridente le due giovani scout molfettesi che qualche settimana fa sono rientrate "dall'esperienza più bella che potessimo fare".
Entrambe, infatti, hanno partecipato al Jamboree, l'incontro di carattere mondiale a cui partecipano scout provenienti da ogni parte del Pianeta. Organizzato ogni quattro anni, l'evento è definito anche come il giro del mondo in quindici giorni e quest'anno si è svolto a Kirarahama nella prefettura di Yamaguchi.
"Ci si ritrova per conoscersi e condividere esperienze e modi di affrontare lo scoutismo differenti", racconta Renata de Gennaro.
"In Giappone c'erano centocinquanta Pesi partecipanti e noi eravamo lì con altri settecento ragazzi italiani a rappresentare la nostra Nazione ma soprattutto Molfetta e la Puglia tanto da aver dedicato il nostro spazio alla memoria di don Tonino Bello", spiega la giovane.
Un modo per vivere la propria passione e conoscere una realtà assolutamente diversa dalla propria vita quotidiana.
"Assolutamente. Credo che difficilmente dimenticherò queste due settimane per le quali ci siamo preparate nei mesi prima con tanta trepidazione. Sul posto abbiamo vissuto la home hospitality, siamo stati accolti in famiglie giapponesi che ci hanno fatto conoscere un pò la loro terra meravigliosa e ci hanno fatto assaporare la loro cultura".
Entrambe, infatti, hanno partecipato al Jamboree, l'incontro di carattere mondiale a cui partecipano scout provenienti da ogni parte del Pianeta. Organizzato ogni quattro anni, l'evento è definito anche come il giro del mondo in quindici giorni e quest'anno si è svolto a Kirarahama nella prefettura di Yamaguchi.
"Ci si ritrova per conoscersi e condividere esperienze e modi di affrontare lo scoutismo differenti", racconta Renata de Gennaro.
"In Giappone c'erano centocinquanta Pesi partecipanti e noi eravamo lì con altri settecento ragazzi italiani a rappresentare la nostra Nazione ma soprattutto Molfetta e la Puglia tanto da aver dedicato il nostro spazio alla memoria di don Tonino Bello", spiega la giovane.
Un modo per vivere la propria passione e conoscere una realtà assolutamente diversa dalla propria vita quotidiana.
"Assolutamente. Credo che difficilmente dimenticherò queste due settimane per le quali ci siamo preparate nei mesi prima con tanta trepidazione. Sul posto abbiamo vissuto la home hospitality, siamo stati accolti in famiglie giapponesi che ci hanno fatto conoscere un pò la loro terra meravigliosa e ci hanno fatto assaporare la loro cultura".