Due reti abbandonate in mare recuperate dalla Guardia Costiera
In azione il 1° Nucleo Subacquei proveniente da San Benedetto del Tronto
sabato 1 febbraio 2020
12.52
La Capitaneria di Porto ha avviato, nelle acque di competenza, un'attività di bonifica dalle cosiddette "reti fantasma", finalizzata a liberare i fondali dalla presenza di reti da pesca abbandonate che possono avere un impatto negativo sull'ambiente.
L'attività di bonifica delle reti da pesca, che possono continuare, di fatto, e per un tempo indefinito, a svolgere la propria funzione e ad intrappolare gli organismi marini, rientra nella campagna, a rilevanza nazionale, pianificata dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, su indirizzo del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Un'attività preceduta, al termine della trascorsa stagione estiva, dalla mappatura degli specchi acquei ricadenti nella giurisdizione del compartimento marittimo, effettuata con la collaborazione della Scuola Sommozzatori Poseidon Blu Team e del Nucleo Sub Molfetta, preliminare ad acquisire ogni indicazione utile a circostanziare l'eventuale presenza di reti da pesca.
Sono stati così individuati due punti, nelle acque antistanti il comune di Molfetta, in particolare presso il lungomare Colonna e lungo la parte esterna della scogliera frangiflutti di cala Sant'Andrea, di fronte al centro storico, entrambi a poca distanza dalla costa, ove è stata rilevata la presenza di due reti aggrovigliate sul fondale marino, verosimilmente per effetto del moto ondoso e delle correnti marine.
Il recupero delle reti è avvenuto nell'arco di due giornate ad opera dei militari del 1° Nucleo Subacquei della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto, coadiuvato dal personale a bordo delle unità navali dipendenti, la motovedetta CP 2102 ed il battello pneumatico A75, e l'operazione si è conclusa con il conferimento del materiale recuperato alla locale Azienda di Servizi Municipalizzata, che ha prontamente aderito all'iniziativa, contribuendo alla riuscita della stessa ultimando il percorso previsto dalla normativa vigente per lo smaltimento di tale tipologia di rifiuti.
Le operazioni di bonifica e di pulizia degli specchi acquei e dei fondali appena effettuate, non saranno un'esperienza isolata: la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, anche con la collaborazione dell'Amministrazione civica, continuerà il proprio impegno diretto a tutelare l'ambiente marino e costiero, con il necessario coinvolgimento degli operatori subacquei e di tutti coloro che a vario titolo operano sul mare, le cui segnalazioni, come s'è visto, possono risultare preziose.
L'attività di bonifica delle reti da pesca, che possono continuare, di fatto, e per un tempo indefinito, a svolgere la propria funzione e ad intrappolare gli organismi marini, rientra nella campagna, a rilevanza nazionale, pianificata dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, su indirizzo del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Un'attività preceduta, al termine della trascorsa stagione estiva, dalla mappatura degli specchi acquei ricadenti nella giurisdizione del compartimento marittimo, effettuata con la collaborazione della Scuola Sommozzatori Poseidon Blu Team e del Nucleo Sub Molfetta, preliminare ad acquisire ogni indicazione utile a circostanziare l'eventuale presenza di reti da pesca.
Sono stati così individuati due punti, nelle acque antistanti il comune di Molfetta, in particolare presso il lungomare Colonna e lungo la parte esterna della scogliera frangiflutti di cala Sant'Andrea, di fronte al centro storico, entrambi a poca distanza dalla costa, ove è stata rilevata la presenza di due reti aggrovigliate sul fondale marino, verosimilmente per effetto del moto ondoso e delle correnti marine.
Il recupero delle reti è avvenuto nell'arco di due giornate ad opera dei militari del 1° Nucleo Subacquei della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto, coadiuvato dal personale a bordo delle unità navali dipendenti, la motovedetta CP 2102 ed il battello pneumatico A75, e l'operazione si è conclusa con il conferimento del materiale recuperato alla locale Azienda di Servizi Municipalizzata, che ha prontamente aderito all'iniziativa, contribuendo alla riuscita della stessa ultimando il percorso previsto dalla normativa vigente per lo smaltimento di tale tipologia di rifiuti.
Le operazioni di bonifica e di pulizia degli specchi acquei e dei fondali appena effettuate, non saranno un'esperienza isolata: la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, anche con la collaborazione dell'Amministrazione civica, continuerà il proprio impegno diretto a tutelare l'ambiente marino e costiero, con il necessario coinvolgimento degli operatori subacquei e di tutti coloro che a vario titolo operano sul mare, le cui segnalazioni, come s'è visto, possono risultare preziose.