Due molfettesi a capo di "Inside the breath", progetto per diagnosticare i tumori con un soffio

La ricerca dei professori De Gennaro e Altomare porterà entro un anno a un apparecchio presente in cliniche e farmacie

giovedì 23 febbraio 2017 10.34
A cura di Isabel Romano
Sono due, entrambe molfettesi, le menti che stanno coordinando un progetto che sembra avere dell'incredibile, ma che in realtà costituirebbe un grande passo avanti nella lotta contro i tumori.

Sono il professor Gianluigi De Gennaro, del Dipartimento di Biologia dell'Università di Bari, e il professor Donato Francesco Altomare, Direttore dell'UO di Coloproctologia presso l'UOC di Chirurgia Generale "M. Rubino" (Università di Bari), entrambi a coordinamento del progetto "Inside the breath" che letteralmente significa "dentro il respiro".

Ed infatti proprio dento il respiro si potrebbe trovare facilmente la chiave per comprendere la presenza o meno di un tumore, in particolare quello al colon retto. Ma sarebbe solo l'inizio, poiché la tecnica in questione potrebbe essere applicata all'individuazione di un ampio spettro di patologie.

Una tecnica, questa, simile a quella utilizzata per la spirometria, che è stata elaborata da un gruppo di medici del Policlinico e di ricercatori del dipartimento di Biologia dell'Università di Bari, con la collaborazione di Cluster tecnologici pugliesi, ovvero un'aggregazione di aziende con il sostegno della Regione Puglia intervenuta attraverso un finanziamento di circa 2 milioni di euro a fronte di un beneficio per la collettività non sono pugliese e che sembra non avere prezzo.

Il progetto è ora entrato nella fase di industrializzazione e si presume che, entro un anno circa, questa macchinetta potrebbe essere presente nelle cliniche e nelle farmacie a disposizione dei pazienti che disporrebbero di un esame preliminare non invasivo capace di individuare importanti patologie semplicemente soffiando in una cannula che incanala il respiro in un contenitore per poi essere analizzato da un'intelligenza artificiale capace di individuare così eventuali marker tumorali. Sulla base di questo dato si deciderà poi sulla necessità si ulteriori esami, tra cui la colonscopia.

Un progetto che attraverso De Gennaro e Altomare parte simbolicamente da Molfetta, ma come un soffio siamo sicuri arriverà in tutto il mondo cambiando e migliorando l'approccio a una malattia che non smette di far paura.