Due concerti per commemorare i defunti
Appuntamenti organizzati dall'Arciconfraternita della Morte e dell'associazione Passione e Tradizione
giovedì 3 novembre 2016
11.25
Due novembre: due concerti di marce funebri dedicati alla Commemorazione dei defunti.
L'associazione Passione e Tradizione ha promosso il concerto tenuto dal Gran Complesso Bandistico "Santa Cecilia – città di Molfetta" in piazza Mazzini.
Con la direzione del Maestro Pasquale Turturro sono state eseguite marce funebri della tradizione locale, a partire da "Il Pescatore" di Vincenzo Valente (1859) per proseguire con l'inusuale "Sincopata" di Giuseppe de Candia (1890), nella trascrizione del prof. Mauro Spagnoletti, di solito non eseguita durante le processioni della settimana santa poiché di grande complessità tecnica. Il concerto è proseguito con "Fatalità" (1897) di Saverio Calò, "Perduta" (Raffaele Caravaglios), "Patetica" (1907) di Francesco Peruzzi, "Una lagrima sulla tomba di mia madre" di Alberto Vella per concludersi con lo "Stabat Mater" di Gioacchino Rossini.
Fatalità, Patetica e Stabat Mater sono state eseguite anche dal Gran Complesso Bandistico "Francesco Peruzzi Città Di Molfetta", diretto dal Maestro Michele Consueto, durante il concerto promosso dall'Arciconfraternita della Morte dinanzi alla chiesa Santa Maria Consolatrice degli Afflitti (Purgatorio).
A completare il repertorio proposto, "Dolor" (1897) di Saverio Calò (che solitamente accompagna l'uscita del gruppo della Pietà il sabato santo, "Marcia funebre n. 4" (detta comunemente "U voeve" per il continuo controcanto affidato al bombardino) di Giuseppe de Candia, "Palmieri" di Benedetto Palmieri, "Al funerale di A. Manzoni" di Amilcare Ponchielli e "Simon Boccanegra" di Giuseppe Verdi.
Unica "nota stonata", la coincidenza delle due manifestazioni. Entrambi i concerti hanno avuto inizio alle 19.30 costringendo gli interessati a fare la spola tra i due siti o a sceglierne uno, rinunciando all'altro.
Un piccolo suggerimento per il prossimo anno: concordare una staffetta tra i due concerti.
L'associazione Passione e Tradizione ha promosso il concerto tenuto dal Gran Complesso Bandistico "Santa Cecilia – città di Molfetta" in piazza Mazzini.
Con la direzione del Maestro Pasquale Turturro sono state eseguite marce funebri della tradizione locale, a partire da "Il Pescatore" di Vincenzo Valente (1859) per proseguire con l'inusuale "Sincopata" di Giuseppe de Candia (1890), nella trascrizione del prof. Mauro Spagnoletti, di solito non eseguita durante le processioni della settimana santa poiché di grande complessità tecnica. Il concerto è proseguito con "Fatalità" (1897) di Saverio Calò, "Perduta" (Raffaele Caravaglios), "Patetica" (1907) di Francesco Peruzzi, "Una lagrima sulla tomba di mia madre" di Alberto Vella per concludersi con lo "Stabat Mater" di Gioacchino Rossini.
Fatalità, Patetica e Stabat Mater sono state eseguite anche dal Gran Complesso Bandistico "Francesco Peruzzi Città Di Molfetta", diretto dal Maestro Michele Consueto, durante il concerto promosso dall'Arciconfraternita della Morte dinanzi alla chiesa Santa Maria Consolatrice degli Afflitti (Purgatorio).
A completare il repertorio proposto, "Dolor" (1897) di Saverio Calò (che solitamente accompagna l'uscita del gruppo della Pietà il sabato santo, "Marcia funebre n. 4" (detta comunemente "U voeve" per il continuo controcanto affidato al bombardino) di Giuseppe de Candia, "Palmieri" di Benedetto Palmieri, "Al funerale di A. Manzoni" di Amilcare Ponchielli e "Simon Boccanegra" di Giuseppe Verdi.
Unica "nota stonata", la coincidenza delle due manifestazioni. Entrambi i concerti hanno avuto inizio alle 19.30 costringendo gli interessati a fare la spola tra i due siti o a sceglierne uno, rinunciando all'altro.
Un piccolo suggerimento per il prossimo anno: concordare una staffetta tra i due concerti.