Due anni senza Don Luigi Martella. La commemorazione Presso il Duomo
Il Vescovo Cornacchia: “È stata una figura indelebile ed esempio di vita”
venerdì 7 luglio 2017
2.06
È stata una celebrazione eucaristica sobria, ma intensa quella celebrata dal Vescovo Mons. Domenico Cornacchia ieri sera, nel Duomo di San Corrado, in occasione del secondo anniversario dalla scomparsa del suo predecessore Don Luigi Martella.
Era luglio del 2015, quando Mons. Martella, colpito da un malore improvviso, ci lasciava, aprendo così un periodo vacante nella Diocesi di Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi e Ruvo, colmata soltanto ad inizio 2016 proprio da Mons. Cornacchia.
Ed è stato proprio lui durante la messa vespertina di ieri sera, nel mezzo delle celebrazioni in onore di San Corrado, a ricordare la figura del Vescovo Martella. «Lui, prima degli altri, ha percorso la strada della santità, della perfezione e della penitenza terrena – ha affermato Mons. Cornacchia durante la sua omelia – ed è per questo che Don Gino è ricordato con tantissimo affetto in tutta la Diocesi. Siamo qui per dire grazie al Signore per averci donato una personalità come lui; una figura indelebile che dovrà dare l'esempio a chi vorrà avviare un percorso santo. Ritengo giusto riunirci in preghiera per cancellare anche quei peccati terreni che il nostro Don Gino, come tutti gli essere umani, possa aver commesso, frutto di debolezze terrene. Uscendo da questo tempio – ha poi concluso – il nostro compito non è soltanto quello di guardare all'esempio di chi ci ha preceduto, ma anche e soprattutto quello di considerare il futuro, cogliendo l'esempio proprio di queste figure che ci hanno preceduto».
Molfetta, come tutte la altre Città della Diocesi, ricorderanno per sempre Don Luigi Martella, per la sua pacatezza, ma soprattutto per la sua disponibilità al dialogo e alla mediazione: virtù rare, quanto preziose.
Era luglio del 2015, quando Mons. Martella, colpito da un malore improvviso, ci lasciava, aprendo così un periodo vacante nella Diocesi di Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi e Ruvo, colmata soltanto ad inizio 2016 proprio da Mons. Cornacchia.
Ed è stato proprio lui durante la messa vespertina di ieri sera, nel mezzo delle celebrazioni in onore di San Corrado, a ricordare la figura del Vescovo Martella. «Lui, prima degli altri, ha percorso la strada della santità, della perfezione e della penitenza terrena – ha affermato Mons. Cornacchia durante la sua omelia – ed è per questo che Don Gino è ricordato con tantissimo affetto in tutta la Diocesi. Siamo qui per dire grazie al Signore per averci donato una personalità come lui; una figura indelebile che dovrà dare l'esempio a chi vorrà avviare un percorso santo. Ritengo giusto riunirci in preghiera per cancellare anche quei peccati terreni che il nostro Don Gino, come tutti gli essere umani, possa aver commesso, frutto di debolezze terrene. Uscendo da questo tempio – ha poi concluso – il nostro compito non è soltanto quello di guardare all'esempio di chi ci ha preceduto, ma anche e soprattutto quello di considerare il futuro, cogliendo l'esempio proprio di queste figure che ci hanno preceduto».
Molfetta, come tutte la altre Città della Diocesi, ricorderanno per sempre Don Luigi Martella, per la sua pacatezza, ma soprattutto per la sua disponibilità al dialogo e alla mediazione: virtù rare, quanto preziose.