Drago: «Sogno una Molfetta più moderna, più vivace, più ordinata, più pulita, più rispettosa dei diritti di tutti»
Emiliano e Boccia sono tornati nella nostra città per sostenere la candidatura di Lillino Drago
venerdì 24 giugno 2022
22.41
Tornano a Molfetta, a Piazza Paradiso per la chiusura della campagna elettorale del candidato sindaco Lillino Drago, il Governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, e l'onorevole Francesco Boccia.
Entrambi gli esponenti politici sono per la rinascita della città, partendo «da un sindaco libero e non condizionabile», afferma l'on. Boccia, «un sindaco che ha già dimostrato nella sua carriera professionale di non piegarsi mai. Se non si piega il Sindaco non si piega nemmeno la città».
Il presidente della Regione Puglia aggiunge: «una città se si riunisce intorno a dei progetti riesce a trovare la chiave per tirare il meglio da ciascuno. Bisogna costruire una comunità, guidata da una persona saggia e competente, con una cultura umana forte, che costruisca la trama del vivere. Nel momento in cui Lillino vince le elezioni incominciamo la ricostruzione di Molfetta partendo da un progetto comune che tenga insieme tutte le persone per bene che non hanno votato quell'altro modello di governo».
Ancora per Emiliano «Molfetta è immobile rispetto alle città limitrofe, per questo bisogna ricostruire il riaggancio al treno della Puglia».
Poi la parola passa al candidato sindaco Lillino Drago che dichiara subito «noi siamo quelli delle sfide impossibili, contrariamente a tutte le previsioni siamo arrivati al ballottaggio».
E facendo un excursus di questo periodo di campagna elettorale dice ancora «in poche settimane abbiamo messo su un programma amministrativo completo, chiaro, organico che descrive il sogno di una Molfetta più moderna, più vivace, più ordinata, più pulita, più rispettosa dei diritti di tutti. Un programma alternativo a quello del cemento, del disordine, della sporcizia, dei cantieri aperti e abbandonati per anni, senza alcun risultato economico per la nostra città, a questo abbiamo contrapposto la nostra idea di buona amministrazione».
Quello che si pone di fare il candidato sindaco Lillino Drago è di creare una Molfetta più bella e un'amministrazione più efficiente.
Durante il suo intervento Drago parla anche dell'anatra zoppa, ma fa rilevare che «il conteggio dei voti non è ancora definitivo», e che comunque troverà i voti per amministrare e per governare con il premio di maggioranza.
Continua il suo intervento affermando che «la maggioranza dei molfettesi ha espresso la volontà di rinnovamento», poi si rivolge anche agli elettori di Mastropasqua e Infante, facendo rilevare che ci sono dei punti di contatto del suo programma con i loro, per questo vi può essere «un'intesa, rispettando le differenze politiche perché sono il sale della democrazia. Quando c'è una emergenza democratica ci si mette tutti insieme».
Conclude dicendo che si impegna a destinare ogni minuto del suo lavoro quotidiano all'incontro con i cittadini, con le associazioni, con i sindacati, con le associazioni di volontariato, «perché sentendo le esigenze della base che si possono adottare dei provvedimenti efficaci». Inoltre, «si impegna a mettere a disposizione della città tutte le sue competenze professionali, giuridiche e amministrative».
Ed invita i cittadini a «credere in questo sogno, di dotare Molfetta di un'amministrazione che sappia venire incontro alle loro esigenze».
Infine, chiede un atto di amore verso la città, perché afferma con grinta «io non vi tradirò mai».
Entrambi gli esponenti politici sono per la rinascita della città, partendo «da un sindaco libero e non condizionabile», afferma l'on. Boccia, «un sindaco che ha già dimostrato nella sua carriera professionale di non piegarsi mai. Se non si piega il Sindaco non si piega nemmeno la città».
Il presidente della Regione Puglia aggiunge: «una città se si riunisce intorno a dei progetti riesce a trovare la chiave per tirare il meglio da ciascuno. Bisogna costruire una comunità, guidata da una persona saggia e competente, con una cultura umana forte, che costruisca la trama del vivere. Nel momento in cui Lillino vince le elezioni incominciamo la ricostruzione di Molfetta partendo da un progetto comune che tenga insieme tutte le persone per bene che non hanno votato quell'altro modello di governo».
Ancora per Emiliano «Molfetta è immobile rispetto alle città limitrofe, per questo bisogna ricostruire il riaggancio al treno della Puglia».
Poi la parola passa al candidato sindaco Lillino Drago che dichiara subito «noi siamo quelli delle sfide impossibili, contrariamente a tutte le previsioni siamo arrivati al ballottaggio».
E facendo un excursus di questo periodo di campagna elettorale dice ancora «in poche settimane abbiamo messo su un programma amministrativo completo, chiaro, organico che descrive il sogno di una Molfetta più moderna, più vivace, più ordinata, più pulita, più rispettosa dei diritti di tutti. Un programma alternativo a quello del cemento, del disordine, della sporcizia, dei cantieri aperti e abbandonati per anni, senza alcun risultato economico per la nostra città, a questo abbiamo contrapposto la nostra idea di buona amministrazione».
Quello che si pone di fare il candidato sindaco Lillino Drago è di creare una Molfetta più bella e un'amministrazione più efficiente.
Durante il suo intervento Drago parla anche dell'anatra zoppa, ma fa rilevare che «il conteggio dei voti non è ancora definitivo», e che comunque troverà i voti per amministrare e per governare con il premio di maggioranza.
Continua il suo intervento affermando che «la maggioranza dei molfettesi ha espresso la volontà di rinnovamento», poi si rivolge anche agli elettori di Mastropasqua e Infante, facendo rilevare che ci sono dei punti di contatto del suo programma con i loro, per questo vi può essere «un'intesa, rispettando le differenze politiche perché sono il sale della democrazia. Quando c'è una emergenza democratica ci si mette tutti insieme».
Conclude dicendo che si impegna a destinare ogni minuto del suo lavoro quotidiano all'incontro con i cittadini, con le associazioni, con i sindacati, con le associazioni di volontariato, «perché sentendo le esigenze della base che si possono adottare dei provvedimenti efficaci». Inoltre, «si impegna a mettere a disposizione della città tutte le sue competenze professionali, giuridiche e amministrative».
Ed invita i cittadini a «credere in questo sogno, di dotare Molfetta di un'amministrazione che sappia venire incontro alle loro esigenze».
Infine, chiede un atto di amore verso la città, perché afferma con grinta «io non vi tradirò mai».