Drago ed Emiliano incontrano Molfetta: «Questo è il momento di cambiare»

Ieri sera il comizio su Corso Umberto alla presenza del presidente della Regione Puglia

lunedì 6 giugno 2022 11.24
Si è tenuto a Corso Umberto, all'altezza della Galleria Patrioti Molfettesi, l'incontro politico che ha visto la partecipazione del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a sostegno della candidatura come sindaco di Lillino Drago.

A prendere la parola per primo è stato proprio il governatore regionale: «Conosco Lillino da tantissimi anni, fin da quando la situazione politica era tutt'altro che semplice in questa città, quando giravamo per le strade avvolti dalle perplessità delle persone che si chiedevano perché in città vicine le cose funzionassero già mentre in territori come questo tutto risultava più difficile. Adesso sono qui per dare tutto il mio sostegno alla candidatura di un uomo carismatico, rispettato ed esperto sul rispetto della legge e che sarà in grado di amministrare questa città nel modo più opportuno».

«A Drago va dato il merito di aver riunito tutte le forze progressiste - ha aggiunto il presidente della Regione - dando la sua disponibilità sincera e spontanea per farsi carico di questa importante missione che vuole dare a Molfetta un futuro migliore. Il dovere di chi amministra una città è quello di saper dire sia si che no, negando delle possibilità quando vanno fuori rispetto alle regole stabilite dalla legge. Ecco, negli ultimi anni troppe volte questa capacità di dire no è mancata al primo cittadino uscente e le conseguenze sono state tristemente sotto gli occhi di tutti».

«Molfetta ha un margine di crescita incredibile grazie alla sua posizione strategica che la pone a metà tra un polo industriale di livello assoluto e lo sbocco sul mare. Nella zona industriale cittadina ci sono già oggi le più importanti aziende italiane nei rispettivi settori e nei prossimi anni aumenteranno ma solo se l'amministrazione sarà in grado di favorire questa crescita. Non solo economia, il benessere del territorio passerà anche dalla sanità e l'ospedale del nord-barese, in questo senso, è un'altra conquista a cui abbiamo lungamente lavorato e che vede già il finanziamento pronto per la sua realizzazione. Chi vi dice il contrario, sta mentendo» ha concluso Emiliano.

In seguito, poi, ha parlato proprio il candidato sindaco Drago: «Il mio sì dato a Michele Emiliano e a questa coalizione è la mia messa a disposizione per realizzare il sogno di questa città che consiste nell'aprire una stagione nuova, di cambiamento vero. Dobbiamo riportare alla memoria il tragico 1992, quando un sindaco in carica è stato ucciso dalla mafia locale, ben radicata sul territorio e che a suo tempo controllava Molfetta, come dichiarato nel processo da Guglielmo Minervini, diventato poi sindaco di questa città e che portò in tribunale l'urlo disperato di una città che si stava perdendo».

«C'era da stroncare un pericoloso cancro che stava sempre di più crescendo qui e chi aveva capito ciò che stava davvero succedendo qui era proprio Michele Emiliano, il Sostituto Distrettuale anti-mafia. Ha lavorato per Molfetta con grande tenacia, mettendo in piedi un processo pieno di prove consentendo al Tribunale di Trani di redigere una sentenza che si è rivelata inattaccabile sotto il profilo probatorio. Oggi siamo qui a parlarvi di una coalizione fatta da istanze politiche diverse ma proprio per questo complementari, con una pluralità di punti di vista che è solo costruttiva perché consente a ciascuno di avere uno sguardo più lucido su quello che occorre fare».

«Negli ultimi anni abbiamo visto in questa città una rete clientelare che ha consentito a poche persone di creare dei veri e propri monopoli nei settori di competenza, mentre noi vogliamo ripristinare un sistema sano e regolare, con gare d'appalto trasparenti nel pieno rispetto della legge. Non dobbiamo neanche dimenticare quella tendenza all'edilizia speculativa privata che ha permesso nell'ultimo periodo di edificare anche dove non sarebbe consentito, trascurando invece le necessità edilizie secondarie della città come i servizi pubblici e gli asili-nido, creando lo scempio di una Punta Perotti demolita a Bari e costruita qui, a cortina del nostro lungomare. Mancano un piano dell'agro, un piano dei servizi e un piano delle coste, tutte mancanze evidenti di una amministrazione che ha evidentemente fallito» ha chiosato Drago.