Dopo lo sciame sismico, arriva la prima forte scossa nella coalizione di Minervini

La nota stampa di Forza Italia che commenta la fuoriuscita di "Movimento per la Puglia" dall'Amministrazione

venerdì 12 gennaio 2018 0.37
Ancora una volta Molfetta è costretta ad assistere al teatrino della politica locale. L'Amministrazione che si è insediata nel palazzo di città, frutto di unità d'intenti politici, più apparenti che reali, dopo poco più di sei mesi dal suo insediamento subisce la sua prima scossa. Nessuna sorpresa, lo sciame sismico che notoriamente precede le scosse di terremoto, era già in atto da mesi all'interno della coalizione. La prima forza politica si sfila. Il Movimento per la Puglia del segretario Mimmo Spadavecchia, con un recentissimo comunicato ha infatti dichiarato di non essere di fatto più una forza politica a sostegno dell'amministrazione guidata dal sempre più accigliato e nervoso Tommaso Minervini.

Il fatto grave che in pochi hanno sottolineato, è che l'assessore candidato tra le fila del Movimento ed il consigliere comunale eletto nel movimento per la Puglia, pare non abbiano condiviso la scelta politica, ecco che, come abbiamo più volte denunciato in campagna elettorale, gli interessi del singolo potrebbero avere il sopravvento sulla politica della condivisione delle idee e dei programmi tanto esaltati in campagna elettorale.

Che cosa faranno il consigliere Spadavecchia e l'assessore Germano? In una politica genuina, leale e corretta, dovrebbero sposare gli ideali del Movimento per la Puglia, movimento che li ha eletti, e quindi dimettersi dagli incarichi e diventare opposizione alla maggioranza Minervini. Si attenderanno le rispettive dichiarazioni nel prossimo consiglio comunale, anche se tutto fa pensare che sposeranno la linea del "meglio continuare a scaldare la sedia" con il suo invitabile combinato disposto: "meglio continuare a percepire lo stipendio, scaldando la sedia, fingendo che nulla sia accaduto".
Come forza di opposizione, ci duole constatare che la politica di Tommaso Minervini, è una politica vecchia e nauseabonda. Si sta amministrando senza un filo logico senza un obiettivo se non quello di generare una serie di incarichi per accontentare candidati e cortigiani.

Lo scricchiolio della politica dei partiti è il campanello d'allarme allo scricchiolio della politica degli uomini, e la nostra città correrà ancora una volta il rischio di assistere inerme al suo declino.
Il sindaco Minervini, da perfetto despota, ha tenuto per sé diverse deleghe importanti e faticose pertanto non riesce a far fronte alle esigenze ne riesce a rispondere alle continue sollecitazioni della città.
Una compagine di giunta inadeguata e infoltita da deleghe al quanto "vuote" sta paralizzando le attività dei Molfettesi, e si stanno collezionando una serie di brutte figure (vedi l'organizzazione delle manifestazioni natalizie) che non rendono merito al secondo comune della provincia di Bari.

La fila al banco della riscossione delle promesse è ancora lunga. Qualcuno ha già iniziato ad incassare incarichi a ricompensa del sacrificio della campagna elettorale, altri attendono nomine nelle municipalizzate, pare che la stretta di mano ci sia già stata, insomma, un guazzabuglio di poche cose chiare sulle quali ancora nessuno accende il faro della chiarezza e della correttezza nonché della legalità.

Il nostro partito, insieme ai consiglieri comunali, nonché al team che si occupa giornalmente di monitorare l'attività amministrativa in città, continuerà a denunciare ai cittadini il malcostume ed il malgoverno, nonostante in molti pensano ancora che nessuno abbia scovato i lupi travestiti da pecorelle.