Donazione di sangue organizzata dall'Arciconfraternita di Santo Stefano di Molfetta
Appuntamento giunto al 28esimo anno, in programma domenica 9 dicembre
sabato 8 dicembre 2018
L'Arciconfraternita di Santo Stefano rinnova il suo impegno verso il prossimo e grazie alla collaborazione con la sezione Avis "Prof. Nicola Campo" di Molfetta, organizza per il 28° anno consecutivo la donazione di sangue. L'appuntamento è fissato a domenica 9 dicembre fuori la Chiesa di Santo Stefano dalle 8 alle 12 ove verrà sistemata un'autoemoteca. Nel mentre, alle ore 10 in chiesa, verrà celebrata la Santa Messa.
Un impegno verso il prossimo che si rinnova anche nel 2018 e che vede sempre una folta partecipazione da parte sia di confratelli e consorelle che di tanti donatori che compiono questo nobile gesto. Anche chi non può donare è impegnato nella divulgazione dell'evento o nella preparazione della piccola colazione pos-donazione, impegno, quest'ultimo, peraltro sempre onorato dalla Pia Unione Femminile di Santo Stefano.
Una donazione iniziata nel 1990 e fortemente sostenuta dall'allora Vescovo, oggi Servo di Dio, don Tonino Bello, il quale fu primo donatore e volle che la donazione avvenisse all'interno della Chiesa proprio perché è Cristo stesso che si dona a noi, consentendoci, in chiesa, l'esperienza memoriale con Lui.
Un gesto nobile e silenzioso, che vale più di mille parole.
Un impegno verso il prossimo che si rinnova anche nel 2018 e che vede sempre una folta partecipazione da parte sia di confratelli e consorelle che di tanti donatori che compiono questo nobile gesto. Anche chi non può donare è impegnato nella divulgazione dell'evento o nella preparazione della piccola colazione pos-donazione, impegno, quest'ultimo, peraltro sempre onorato dalla Pia Unione Femminile di Santo Stefano.
Una donazione iniziata nel 1990 e fortemente sostenuta dall'allora Vescovo, oggi Servo di Dio, don Tonino Bello, il quale fu primo donatore e volle che la donazione avvenisse all'interno della Chiesa proprio perché è Cristo stesso che si dona a noi, consentendoci, in chiesa, l'esperienza memoriale con Lui.
Un gesto nobile e silenzioso, che vale più di mille parole.