Don Tonino Bello, l'uomo che volle festeggiare il Natale in una Sarajevo in guerra
Il ricordo del sindaco Minervini: «Molfetta resta nel suo nome»
giovedì 20 aprile 2023
7.36
I barrios argentini e le case degli emigrati poveri sono state le scuole che ha frequentato per imparare ad amare la realtà che non fa mai rumore. Quella che spesso viene celata perché fa troppo male, testimone di un divario che assume le sembianze di un abisso.
Trent'anni fa, il 20 aprile 2023, il Dies natalis di Don Tonino Bello, il vescovo della Chiesa col grembiule, il presidente nazionale di Pax Christi, il vescovo della Diocesi di Molfetta, l'uomo che volle festeggiare il Natale a Sarajevo mentre, in piena guerra, era in corso un bombardamento.
Oggi la Diocesi, Molfetta e tutti coloro che hanno incrociato, in qualche modo, il suo cammino si fermano per ricordarlo, per raccontarlo a chi è venuto dopo. Intorno alle 17, le Autorità comunali, si incontreranno ai piedi della Croce posizionata a ridosso del Seminario Vescovile. E alle 19, nella Cattedrale, ci sarà il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, a presiedere la Concelebrazione eucaristica.
«L'attenzione agli ultimi – diceva don Tonino – non è una scelta esclusiva ma inclusiva. Partire dagli ultimi per arrivare a tutti». E don Tonino non fu mai neutrale. Prese posizione. Decise di stare dalla parte dei poveri fino alla fine. In cinquantamila persone, forse di più, unite in un dolore quasi tangibile, si riversarono sulle banchine del porto, dove si celebrarono le esequie, per salutarlo.
Ma lui, in realtà, non è mai andato via. Si respira nei vicoli della città, nelle piazze, nei luoghi di dolore e di misericordia. Si evoca nelle preghiere. Lui che Venerabile è diventato da un pezzo e che, forse, ha insegnato ai più quanto debba essere umano un "uomo" per diventare Santo.
«Molfetta – commenta il Sindaco, Tommaso Minervini - accoglie con grande affetto il cardinale Zuppi che, con generosità, ha voluto essere con noi in questo giorno così importante per l'intera comunità. Molfetta Civitas Mariae, Molfetta, la città di don Tonino, la città accogliente farà sentire forte il suo abbraccio corale».
Trent'anni fa, il 20 aprile 2023, il Dies natalis di Don Tonino Bello, il vescovo della Chiesa col grembiule, il presidente nazionale di Pax Christi, il vescovo della Diocesi di Molfetta, l'uomo che volle festeggiare il Natale a Sarajevo mentre, in piena guerra, era in corso un bombardamento.
Oggi la Diocesi, Molfetta e tutti coloro che hanno incrociato, in qualche modo, il suo cammino si fermano per ricordarlo, per raccontarlo a chi è venuto dopo. Intorno alle 17, le Autorità comunali, si incontreranno ai piedi della Croce posizionata a ridosso del Seminario Vescovile. E alle 19, nella Cattedrale, ci sarà il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, a presiedere la Concelebrazione eucaristica.
«L'attenzione agli ultimi – diceva don Tonino – non è una scelta esclusiva ma inclusiva. Partire dagli ultimi per arrivare a tutti». E don Tonino non fu mai neutrale. Prese posizione. Decise di stare dalla parte dei poveri fino alla fine. In cinquantamila persone, forse di più, unite in un dolore quasi tangibile, si riversarono sulle banchine del porto, dove si celebrarono le esequie, per salutarlo.
Ma lui, in realtà, non è mai andato via. Si respira nei vicoli della città, nelle piazze, nei luoghi di dolore e di misericordia. Si evoca nelle preghiere. Lui che Venerabile è diventato da un pezzo e che, forse, ha insegnato ai più quanto debba essere umano un "uomo" per diventare Santo.
«Molfetta – commenta il Sindaco, Tommaso Minervini - accoglie con grande affetto il cardinale Zuppi che, con generosità, ha voluto essere con noi in questo giorno così importante per l'intera comunità. Molfetta Civitas Mariae, Molfetta, la città di don Tonino, la città accogliente farà sentire forte il suo abbraccio corale».