Don Francesco Gadaleta: "Finalmente, non siamo più una Chiesa orfana"
Il nuovo Pastore e Padre è stato scelto ed eletto: Mons. Domenico Cornacchia
lunedì 18 gennaio 2016
"Certo, ogni partenza è sempre uno strappo, una sofferenza, ma il Vescovo eletto, don Domenico, deve sentirsi già accolto da tutto il "Popolo di Dio" di questa Chiesa, che ha vissuto, in questi ultimi tempi, momenti di grande sofferenza e vuole riprendere il cammino e vivere in pienezza il Giubileo della Misericordia". Con queste parole don Francesco Gadaleta, tra i sacerdoti più anziani della Diocesi, accoglie e saluta la venuta del nuovo Pastore S.E. Mons. Domenico Cornacchia.
"Il nuovo Vescovo - continua don Francesco - non è estraneo a Molfetta: è stato la "guida spirituale" dei Chierici che, nel Pontificio Seminario Regionale, erano orientati verso il Sacerdozio (1993 – 2005); nella Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, per diversi anni, ha presieduto la "Settimana Eucaristica", comunicando a tutti i fedeli, dai piccoli, ai giovani, agli adulti la sua forte fede, radicata nell'Eucaristia".
"Alla gioia dell'annuncio, deve seguire il ringraziamento al Signore della vita, la nostra disponibilità a metterci in cammino col nuovo Pastore, in unità di intenti, per essere Chiesa aperta alle nuove istanze degli uomini e delle donne del nostro tempo e radicata nel territorio".
Poi conclude: "Al Vescovo Cornacchia, gli auguri di buon lavoro, con tutta la nostra gioia e simpatia".
"Il nuovo Vescovo - continua don Francesco - non è estraneo a Molfetta: è stato la "guida spirituale" dei Chierici che, nel Pontificio Seminario Regionale, erano orientati verso il Sacerdozio (1993 – 2005); nella Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, per diversi anni, ha presieduto la "Settimana Eucaristica", comunicando a tutti i fedeli, dai piccoli, ai giovani, agli adulti la sua forte fede, radicata nell'Eucaristia".
"Alla gioia dell'annuncio, deve seguire il ringraziamento al Signore della vita, la nostra disponibilità a metterci in cammino col nuovo Pastore, in unità di intenti, per essere Chiesa aperta alle nuove istanze degli uomini e delle donne del nostro tempo e radicata nel territorio".
Poi conclude: "Al Vescovo Cornacchia, gli auguri di buon lavoro, con tutta la nostra gioia e simpatia".