Domenico Raguseo, originario di Molfetta, in fuga da Kiev: «Ora torno a casa»

L’uomo si trovava in Ucraina per motivi di lavoro. Raggiungerà la famiglia a Mosca

domenica 27 febbraio 2022 14.09
La storia di Domenico Raguseo, 35enne originario di Molfetta ma residente a Mosca, sta facendo il giro del web sui media nazionali e non solo: l'imprenditore era arrivato a Kiev il 23 febbraio scorso per motivi di lavoro. Nel giro di poche ore la situazione è precipitata, arrivando fino all'alba di giovedì 24 quando ha avuto inizio materialmente l'attacco da parte della Russia al territorio dell'Ucraina.

A quel punto il molfettese si vede costretto a lasciare la città: partenza da Vinnytsja, centro abitato situato nella zona centrale del paese e l'inizio di un cammino, in auto, durato più di 22 ore. Un viaggio di lavoro che si è trasformato in un viaggio della salvezza: da quel momento sono partiti svariati post sulla propria pagina Facebook per documentare i suoi spostamenti, mostrare il subbuglio per le vie ucraine con tante persone in fuga e anche per mettersi a disposizione per eventuali passaggi da offrire a chi, come lui, volesse lasciare Kiev.

Quando Raguseo arriva alla frontiera con l'Ungheria, la fila di macchine dietro la sua continua ad aumentare: sono iniziati i bombardamenti delle truppe russe e sono sempre di più gli ucraini che cominciano a scappare dal loro paese. Raguseo è a un passo dal lasciare quel Paese sempre più in crisi, quando la macchina su cui sta viaggiando decide di giocargli un brutto scherzo: si rompe la marmitta e si buca una gomma e l'auto non è neanche sua perché di proprietà dell'amico con cui era arrivato a Kiev. Anche in questo caso lui riesce a cavarsela, con lo spirito di iniziativa che da sempre lo caratterizza.

Il molfettese mantiene la calma, ma le disavventure non sono finite: una volta raggiunta la dogana è costretto a lasciare l'auto, perché non ha con sé alcuni documenti. Per sua fortuna riesce a prendere posto su uno dei bus in partenza per l'Italia: in futuro, chissà quando e se sarà realmente possibile, Domenico dovrà rientrare in Ucraina per recuperare la macchina dell'amico, rimasta parcheggiata vicino alla dogana.

Una volta rientrato in Italia, nella mattinata di venerdì, il pensiero di Raguseo è andato subito alla moglie, Olga, e alla loro piccola Sofia, di appena cinque mesi: il suo obiettivo primario sarà raggiungerle a Mosca, con la consapevolezza di essere fuggito in tempo da uno scenario di guerra ma con il desiderio che questo incubo possa finire il prima possibile.