Domenico Petruzzella sui cantieri navali di Molfetta

Il numero uno del Consorzio interviene dopo le ultime notizie

martedì 27 ottobre 2020 10.20
Ad esito della delibera comunale pubblicata il 22 ottobre e considerate le dichiarazioni, gli articoli e, alle volte, anche le fake news circolate in questi giorni, credo sia opportuno fare alcune precisazioni relativamente alla questione dei Cantieri Navali di Molfetta il cui Consorzio mi onoro di presiedere.

Innanzitutto, ci tengo a precisare che il nostro settore non è morto o abbandonato a se stesso, anzi! Nonostante il gap infrastrutturale che ci penalizza rispetto ad altri competitor regionali, continuiamo ad essere protagonisti del mercato grazie alla nostra lunga tradizione ed alle competenze acquisite negli anni. Ci sono aziende che hanno investito e continuano ad investire per creare sviluppo nella nostra Città: chi dice il contrario mente, descrivendo una situazione assolutamente non corrispondente alla realtà.

Spesso si fa riferimento alla costruzione di nuove imbarcazioni, dichiarando che Molfetta non ha più mercato in questo segmento. Al contrario: tra i pochissimi cantieri impegnati nella costruzione del nuovo c'è ne proprio uno di Molfetta, mentre imprese collocate in altre zone della Puglia non hanno commesse. Ci sarà un motivo! Piuttosto andrebbe sottolineato come, nonostante la crescita delle richieste per ciò che concerne il settore manutentivo delle imbarcazioni, il ritardo infrastrutturale dei nostri cantieri non permetta di agganciare queste occasioni di lavoro.

Il Consorzio, per voce dei suoi rappresentanti, non si è mai opposto ad alcuna discussione su spostamenti, revisioni o altro concerne l'area cantieri, anzi. È sempre stato un propositivo ed attento interlocutore nei confronti dell'amministrazione comunale, garantendo un approccio plurale, trasparente e proattivo.Ha sempre richiesto celerità nelle decisioni eattenta programmazione nell'ottica di recuperare il ritardo rispetto ai territori concorrenti e riguadagnare competitività sul mercato.

Sono ormai passati 4 anni dai fatti del sequestro delle aree e le uniche opere eseguite sono state finanziate dagli imprenditori concessionari per poter tornare a lavorare: non fosse stato per questi colleghi coraggiosi, avremmo perso non solo il nostro lavoro, ma anche centinaia di anni di storia, tradizione e saper fare. Solo i servizi di fogna ed acqua sono stati completati da parte dell'amministrazione: nella seconda decade del nuovo millennio c'era ancora una area lavorativa data in concessione,senza questi servizi primari.

Questo è lo stato in cui noi abbiamo lavorato per anni, ed è il caso di considerarlo, quando si rilasciano dichiarazioni o si esprimono opinioni! Ora, se una decisione è stata presa, ben venga. A patto, però, che si vi si dia il prima possibile attuazione, in accordo con le maestranze che operano nel settore. È necessario operare con rapidità per far ritornare i Cantieri Navali ai vecchi fasti, consentendo l'utilizzo delle più moderne attrezzature per aggredire nuovi mercati. Non possiamo attendere oltre l'agognata realizzazione POLO DEL MARE, finalizzato a riunire in un'unica area tutti gli operatori economici del nostro settore, ricreando l'habitat naturale per lo sviluppo economico di tutto il compartoa garanzia di una nuova crescita occupazionale.
Questa è la ricetta che abbiamo proposto al Sindaco Tommaso Minervini: che l'amministrazione si faccia carico di determinare quanto più velocemente il completamento di questo importante investimento che gioverà a tutta la Città.

Insomma, più importante del "dove" è il "quando": è fondamentale operare celermente per ristabilire le condizioni ottimali che consentano di svolgere e sviluppare le nostre attività aziendali. Se c'è una cosa che non vogliamo, è morire di burocrazia.

Domenico Petruzzella