Domani il Molfetta BalFolk, una serata di danze e musiche popolari
Protagonisti Rocco Gesualdi, Osvaldo Laviosa, Gianni Gelao e Giacomo Sorressa
venerdì 1 marzo 2024
9.04
Un doppio appuntamento da non perdere. Un'esperienza coinvolgente con artisti straordinari, vere eccellenze del panorama folk nazionale ed internazionale, con l'organizzazione dell'associazione culturale Fabulanova in collaborazione con Abracadanze, Itinerari e Sentieri Di Danze, BoaOnda, Pizzica.me, Rione Popolare, ArtiDea cultura Bari.
Sabato 2 marzo, presso La Cittadella degli Artisti, a Molfetta, appuntamento con la musica e le danze popolari del mondo.
Nel pomeriggio, dalle 17:30 alle 19:30, seminario di danze folk, condotto dal talentuoso Rocco Gesualdi che proporrà alcune danze apprese con le comunità e nei viaggi dei paesi dell'Est (danze balcaniche) con attenzione anche alle danze tzigane e manele. Danze di coinvolgimento e alla scoperta di stili, strutture e ritmi dove coesistono e si intrecciano svariati elementi legati alla danza tradizionale popolare, spesso frutto anche dell'amalgama eterogeneo di gruppi, individui e religioni, molto diversificati tra loro per ceto, condizione, appartenenza etnica, che convivono entro la stessa area territoriale geografica e politica.
In serata, un concerto unico. A partire dalle 21:30 arriva un trio d'eccezione che farà ballare e ascoltare brani della tradizione popolare.
Osvaldo Laviosa (violino, chitarra, voce), Gianni Gelao (flauti, zampogna, piva, chitarra), Giacomo Sorressa (Flauti, Darbouka, tamburello, voce), tre musicisti pugliesi che non hanno bisogno di presentazioni, proporanno un repertorio vasto di balli tradizionali, dalle danze balcaniche a quelle francesi, dal BalFolk alle danze del sud Italia, pizzica, tammurriata, quadriglia, polka rossa, scozië.
Il trio di musicisti, in un viaggio sonoro cooinvolgente, consentirà ai presenti di connettersi con le emozioni ancestrali che accomunano tutti i popoli del mondo, indipendentemente da luogo e tempo.
«Si tratta di un trio – spiega Vincenzo de Pinto, direttore artistico di Fabulanova, organizzatore - che ci farà ballare, la musica diventa quindi un ponte tra culture diverse, un mezzo per esplorare la nostra interiorità e per sentirci parte di un'unica grande famiglia umana. Siamo davvero curiosi di assistere a questo concerto e di lasciarci trasportare dalle vibrazioni musicali del trio. Siamo sicuri che sarà un'esperienza ricca di emozioni e di scoperte».
Sabato 2 marzo, presso La Cittadella degli Artisti, a Molfetta, appuntamento con la musica e le danze popolari del mondo.
Nel pomeriggio, dalle 17:30 alle 19:30, seminario di danze folk, condotto dal talentuoso Rocco Gesualdi che proporrà alcune danze apprese con le comunità e nei viaggi dei paesi dell'Est (danze balcaniche) con attenzione anche alle danze tzigane e manele. Danze di coinvolgimento e alla scoperta di stili, strutture e ritmi dove coesistono e si intrecciano svariati elementi legati alla danza tradizionale popolare, spesso frutto anche dell'amalgama eterogeneo di gruppi, individui e religioni, molto diversificati tra loro per ceto, condizione, appartenenza etnica, che convivono entro la stessa area territoriale geografica e politica.
In serata, un concerto unico. A partire dalle 21:30 arriva un trio d'eccezione che farà ballare e ascoltare brani della tradizione popolare.
Osvaldo Laviosa (violino, chitarra, voce), Gianni Gelao (flauti, zampogna, piva, chitarra), Giacomo Sorressa (Flauti, Darbouka, tamburello, voce), tre musicisti pugliesi che non hanno bisogno di presentazioni, proporanno un repertorio vasto di balli tradizionali, dalle danze balcaniche a quelle francesi, dal BalFolk alle danze del sud Italia, pizzica, tammurriata, quadriglia, polka rossa, scozië.
Il trio di musicisti, in un viaggio sonoro cooinvolgente, consentirà ai presenti di connettersi con le emozioni ancestrali che accomunano tutti i popoli del mondo, indipendentemente da luogo e tempo.
«Si tratta di un trio – spiega Vincenzo de Pinto, direttore artistico di Fabulanova, organizzatore - che ci farà ballare, la musica diventa quindi un ponte tra culture diverse, un mezzo per esplorare la nostra interiorità e per sentirci parte di un'unica grande famiglia umana. Siamo davvero curiosi di assistere a questo concerto e di lasciarci trasportare dalle vibrazioni musicali del trio. Siamo sicuri che sarà un'esperienza ricca di emozioni e di scoperte».