Domani a Molfetta una conferenza filosofica sulle cause e sulle conseguenze
Appuntamento nella sala Finocchiaro alle ore 18:00
martedì 12 marzo 2024
Nella sala Finocchiaro, Fabbrica di san Domenico, mercoledì 13 marzo, dalle ore 18.00 alle ore 19.30, Alain Contaret, ambasciatore della Nazione essena italica, responsabile del collegio filosofico, ambasciatore di pace, difensor dei diritti umani, terrà la conferenza sul tema: "Il mondo delle cause e quello delle conseguenze. La realtà del visibile e la verità dell'invisibile".
L'iniziativa si avvale del patrocinio del Comune di Molfetta, assessorato alla cultura. L'ingresso è libero.
Il libero arbitrio e la via del discernimento l'equilibrio tra i diritti e i doveri
Gli innumerevoli tentativi da parte dell'uomo di instaurare un minimo di equilibrio nel mondo sono soggetti alle deviazioni di una società in cui l'individuo non si conosce e non conosce nemmeno il senso della propria esistenza. Il sapere dei principi cosmici e delle leggi immutabili della vita, costantemente custodito dall'autentica tradizione essena nella storia, permette di discernere chiaramente ciò che mantiene l'uomo nelle attitudini passive o violente nei confronti dei suoi simili.
Si può allora contemplare lo splendore dell'ordine immutabile universale e della giurisprudenza cosmica. Questa luce porta chiarezza ma occorre saperla accettare, accogliere. Essa richiede umiltà, onestà e coerenza di fronte all'evidenza di ciò che è, di come sono le cose veramente.
L'iniziativa si avvale del patrocinio del Comune di Molfetta, assessorato alla cultura. L'ingresso è libero.
Il libero arbitrio e la via del discernimento l'equilibrio tra i diritti e i doveri
Gli innumerevoli tentativi da parte dell'uomo di instaurare un minimo di equilibrio nel mondo sono soggetti alle deviazioni di una società in cui l'individuo non si conosce e non conosce nemmeno il senso della propria esistenza. Il sapere dei principi cosmici e delle leggi immutabili della vita, costantemente custodito dall'autentica tradizione essena nella storia, permette di discernere chiaramente ciò che mantiene l'uomo nelle attitudini passive o violente nei confronti dei suoi simili.
Si può allora contemplare lo splendore dell'ordine immutabile universale e della giurisprudenza cosmica. Questa luce porta chiarezza ma occorre saperla accettare, accogliere. Essa richiede umiltà, onestà e coerenza di fronte all'evidenza di ciò che è, di come sono le cose veramente.