Distribuzione, lavoratori in sciopero il 22 dicembre
Lotta per il rinnovo del contratto collettivo nazionale
martedì 12 dicembre 2017
Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i Dipendenti da imprese della Distribuzione Cooperativa sottoscritto nel lontano 2011 è ormai scaduto dal 31 dicembre 2013.
Alla fine dell'anno in corso, saranno ben 4 gli anni trascorsi senza che i trattamenti retributivi delle lavoratrici e dei lavoratori del settore abbiano avuto incrementi; in questo periodo, ben 1.460 giorni, le lavoratrici ed i lavoratori del settore, pur contribuendo all'affermazione ed ai successi commerciali delle proprie imprese, non hanno potuto contare sui legittimi e sacrosanti aumenti salariali, che, invece, i loro colleghi dipendenti da imprese aderenti a Confcommercio ed a
Confesercenti hanno avuto.
Un periodo tanto lungo di mancato rinnovo del CCNL è di per sé un fatto negativo se si considera che, soprattutto nell'ultima parte di tale lasso temporale, ossia l'ultimo trimestre dell'anno in corso,
inizi ad intravvedersi qualche primo cenno di ripresa economica.
Appare dunque ingiustificato ed ingiusto che, per una pura visione ideologica del proprio ruolo negoziale, le Associazioni nazionali delle imprese cooperative si sottraggano sistematicamente ad un serio confronto di merito per ridare un CCNL alla categoria.
Appare ingiustificato ed ingiusto che imprese anche grandi ed importanti della moderna distribuzione organizzata attive sull'intero territorio nazionale, siano del tutto indifferenti rispetto alle condizioni economiche di lavoratrici e di lavoratori loro dipendenti, che, certamente, non
sostengono le proprie famiglie con le ideologie o con la vuota retorica su una "distintività" cooperativa che, ormai, rischia di esistere solo teoricamente.
Appare ingiustificato ed ingiusto l'atteggiamento acritico delle controparti datoriali che al tavolonegoziale per il rinnovo del CCNL si sono sempre limitate ad elencare meccanicamente un insieme
di richieste ed a sottoporre alle organizzazioni sindacali un "prendere o lasciare", mortificando il ruolo del sindacato confederale, chiamato in soccorso unicamente per far fronte alle varie situazioni di crisi aziendale sinora verificatesi.
Appare ingiustificato e sommamente ingiusto che chi afferma di essere un'impresa diversa dalle altre ed attenta al sociale, neghi proprio alle donne ed agli uomini che quotidianamente operano per
consolidare nell'economia e nel Paese un tale modello di impresa il giusto compenso per il lavoro svolto.
Al fine di riaffermare le ragioni delle organizzazioni sindacali e per sollecitare le Associazioni nazionali delle imprese cooperative la ripresa dei negoziati tornino al tavolo con il giusto spirito costruttivo necessario per rinnovare il CCNL atteso da ormai 4 anni da 70.000 fra lavoratrici e lavoratori, è proclamato per l'intero turno di lavoro del prossimo 22 dicembre 2017 lo sciopero dei dipendenti dalle imprese della distribuzione cooperativa!
Alla fine dell'anno in corso, saranno ben 4 gli anni trascorsi senza che i trattamenti retributivi delle lavoratrici e dei lavoratori del settore abbiano avuto incrementi; in questo periodo, ben 1.460 giorni, le lavoratrici ed i lavoratori del settore, pur contribuendo all'affermazione ed ai successi commerciali delle proprie imprese, non hanno potuto contare sui legittimi e sacrosanti aumenti salariali, che, invece, i loro colleghi dipendenti da imprese aderenti a Confcommercio ed a
Confesercenti hanno avuto.
Un periodo tanto lungo di mancato rinnovo del CCNL è di per sé un fatto negativo se si considera che, soprattutto nell'ultima parte di tale lasso temporale, ossia l'ultimo trimestre dell'anno in corso,
inizi ad intravvedersi qualche primo cenno di ripresa economica.
Appare dunque ingiustificato ed ingiusto che, per una pura visione ideologica del proprio ruolo negoziale, le Associazioni nazionali delle imprese cooperative si sottraggano sistematicamente ad un serio confronto di merito per ridare un CCNL alla categoria.
Appare ingiustificato ed ingiusto che imprese anche grandi ed importanti della moderna distribuzione organizzata attive sull'intero territorio nazionale, siano del tutto indifferenti rispetto alle condizioni economiche di lavoratrici e di lavoratori loro dipendenti, che, certamente, non
sostengono le proprie famiglie con le ideologie o con la vuota retorica su una "distintività" cooperativa che, ormai, rischia di esistere solo teoricamente.
Appare ingiustificato ed ingiusto l'atteggiamento acritico delle controparti datoriali che al tavolonegoziale per il rinnovo del CCNL si sono sempre limitate ad elencare meccanicamente un insieme
di richieste ed a sottoporre alle organizzazioni sindacali un "prendere o lasciare", mortificando il ruolo del sindacato confederale, chiamato in soccorso unicamente per far fronte alle varie situazioni di crisi aziendale sinora verificatesi.
Appare ingiustificato e sommamente ingiusto che chi afferma di essere un'impresa diversa dalle altre ed attenta al sociale, neghi proprio alle donne ed agli uomini che quotidianamente operano per
consolidare nell'economia e nel Paese un tale modello di impresa il giusto compenso per il lavoro svolto.
Al fine di riaffermare le ragioni delle organizzazioni sindacali e per sollecitare le Associazioni nazionali delle imprese cooperative la ripresa dei negoziati tornino al tavolo con il giusto spirito costruttivo necessario per rinnovare il CCNL atteso da ormai 4 anni da 70.000 fra lavoratrici e lavoratori, è proclamato per l'intero turno di lavoro del prossimo 22 dicembre 2017 lo sciopero dei dipendenti dalle imprese della distribuzione cooperativa!