Dissidenti, SI, Linea Diritta, DeP e Centro Democratico: trovato l'accordo sulle primarie
La decisione è stata presa ieri sera, ma c'è ancora da lavorare
sabato 1 aprile 2017
8.23
L'accordo sull'idea c'è, ma le modalità sono ancora tutte da discutere.
Per Linea Diritta, Sinistra Italiana, Centro Democratico, DeP e i dissidenti del PD l'idea di realizzare le primarie, dopo una riunione tenutasi ieri sera, diventa sempre più concreta.
Se l'accordo di effettuare le primarie sembra ormai cosa fatta, nonché comune denominatore per tutti e cinque i movimenti politici, sulle modalità c'è però ancora da discutere, e non è affatto detto che le scelte sulla modalità e sull'accessibilità al voto siano prive di intoppi.
Nella riunione di ieri sera è emerso però un altro elemento importante, ovvero la decisone di Maralfa di accettare il metodo delle primarie, dopo un iniziale scetticismo che serpeggiava dentro Linea Diritta.
L'ex vicesindaco, quindi, decidendo di accettare le primarie, respinge le accuse di ambiguità politica ricevute specialmente sui social e che hanno creato non poche polemiche.
Sul totonomi invece bocche ancora cucite, ma in pole position ci sono indubbiamente, ed anche per ovvie ragioni, Antonio Di Gioia e lo stesso Bepi Maralfa. Non sono affatto esclusi però colpi di scena, anche su questo fronte.
Il percorso di questo nuovo "pentagono del centrosinistra", ravviva il suo tentativo di divenire coalizione a tutti gli effetti, e con la decisione di ieri sera, lancia anche un messaggio a Rifondazione Comunista che intanto ieri pomeriggio, in una sala Finocchiaro gremita, ufficializzava la candidatura, al momento solitaria, di Gianni Porta.
Oggi pomeriggio, intanto, ci sarà un altro snodo nevralgico per il cammino del "pentagono", il quale potrebbe capire quale e quanto successo potrebbe avere questo nuovo percorso.
Per Linea Diritta, Sinistra Italiana, Centro Democratico, DeP e i dissidenti del PD l'idea di realizzare le primarie, dopo una riunione tenutasi ieri sera, diventa sempre più concreta.
Se l'accordo di effettuare le primarie sembra ormai cosa fatta, nonché comune denominatore per tutti e cinque i movimenti politici, sulle modalità c'è però ancora da discutere, e non è affatto detto che le scelte sulla modalità e sull'accessibilità al voto siano prive di intoppi.
Nella riunione di ieri sera è emerso però un altro elemento importante, ovvero la decisone di Maralfa di accettare il metodo delle primarie, dopo un iniziale scetticismo che serpeggiava dentro Linea Diritta.
L'ex vicesindaco, quindi, decidendo di accettare le primarie, respinge le accuse di ambiguità politica ricevute specialmente sui social e che hanno creato non poche polemiche.
Sul totonomi invece bocche ancora cucite, ma in pole position ci sono indubbiamente, ed anche per ovvie ragioni, Antonio Di Gioia e lo stesso Bepi Maralfa. Non sono affatto esclusi però colpi di scena, anche su questo fronte.
Il percorso di questo nuovo "pentagono del centrosinistra", ravviva il suo tentativo di divenire coalizione a tutti gli effetti, e con la decisione di ieri sera, lancia anche un messaggio a Rifondazione Comunista che intanto ieri pomeriggio, in una sala Finocchiaro gremita, ufficializzava la candidatura, al momento solitaria, di Gianni Porta.
Oggi pomeriggio, intanto, ci sarà un altro snodo nevralgico per il cammino del "pentagono", il quale potrebbe capire quale e quanto successo potrebbe avere questo nuovo percorso.