I Dissidenti virano verso Gianni Porta, ma chiedono unità

Intanto ieri incontro tra Minervini e PD

giovedì 6 aprile 2017 9.28
A cura di Nicolò Aurora
Svolta politica nella geometria del centrosinistra.
Ieri sera, attraverso un'importante riunione interna, i "dissidenti" del PD, che sembra prenderanno il nome di "Cuore Democratico", hanno preso la decisione di provare ad intavolare una condivisione politica con Gianni Porta e le sue due liste.

Una scelta inaspettata e che, se da un lato rafforza sicuramente il candidato sindaco di Rifondazione Comunista e Compagni di Strada, dall'altro permetterebbe ai dissidenti di giocarsi la partita elettorale in uno spazio politico chiaro e riconoscibile.
Una scelta che non verrà però concretizzata di default, ma che Cuore Democratico vuole condividere con SI, DeP e Linea Diritta, sempre per cercare quell'unità del centrosinistra tanto agognata.

Stasera infatti, è previsto un incontro privato tra i quattro rappresentanti per verificare la condivisione da parte di tutti del nome di Porta, ed evitare quindi spaccature.

Intanto, sempre ieri sera, dopo il documento approvato sabato scorso nell'assemblea degli iscritti, il PD di Molfetta ha incontrato Tommaso Minervini per discutere di programmi ed idee. Dopo una sostanziale convergenza sui temi, sembra che alcune perplessità siano state evidenziate dalla coalizione di Minervini, circa l'evenienza che il PD corra col suo simbolo, che sarebbe l'unico di un partito all'interno della coalizione.

Difficile, se non impossibile, che il Partito Democratico di Molfetta rinunci al suo simbolo, specialmente dopo l'impegno profuso per chiudere la trattativa con Tommaso Minervini. Dall'altra parte, sicuramente c'è la volontà di trovare un accordo, e l'ostacolo non sembra quindi insormontabile.