Discoteche, la proposta del Cts: «Capienza al 35% con Green pass». Ma è polemica

Se ne discuterà nel prossimo Consiglio dei ministri

giovedì 7 ottobre 2021
Dopo tanti mesi di stop causa Covid, anche il settore delle discoteche è pronto a muovere i suoi primi passi di ripartenza. Il tutto, ovviamente, avverrà con un lungo lavoro diplomatico tra imprese e Governo: intanto è arrivata la prima proposta concreta di riapertura da parte del Comitato tecnico-scientifico.

Il Cts ritiene che le attività delle sale da ballo possano essere consentite in zona bianca garantendo una presenza, compreso il personale dipendente, pari al 35% della capienza massima al chiuso e al 50% all'aperto, oltre all'utilizzo del Green pass e l'utilizzo della mascherina chirurgica nei vari momenti ad eccezione del ballo, paragonabile alle attività fisiche al chiuso: questo è quanto fa sapere in sintesi il Cts al termine della seduta odierna che ha analizzato la richiesta di parere sulle attività che hanno luogo in sale da ballo, discoteche e locali similari.

"Le condizioni poste dal Cts per la riapertura delle discoteche la rendono di fatto impossibile, e suonano surreali le dichiarazioni entusiaste sul 'primo passo', dato che nella sostanza non c'è nessun passo - dice in una nota la SIAE - I costi di gestione di un locale sono troppo ingenti per poter riaprire con gli introiti di un 35% di capienza. In alternativa, i gestori sarebbero obbligati a praticare prezzi inaccessibili ai più. Sarebbe stato più onesto dire 'non ci sono le condizioni, non si può riaprire', ma con i dati sule vaccinazioni sarebbe stato difficile da motivare. È riscontrabile sul sito del governo: l'84,23% della popolazione ha fatto almeno una dose di vaccino; il 79,47% ha completato il ciclo vaccinale".

Il nuovo pronunciamento degli esperti potrebbe essere ora recepito dalla cabina di regia del Governo in vista di un probabile Consiglio dei ministri nella prossima settimana e quindi di un nuovo decreto che conterrà anche l'aumento - già annunciato - sulla capienza di cinema, teatri, sale da concerto e anche impianti sportivi all'aperto e al chiuso. Nonostante l'ok alla ripartenza delle discoteche, il Cts ha sottolineato come "tali attività si configurano tra quelle che presentano i rischi più elevati per la diffusione del virus". E restano i punti fermi sulla registrazione obbligatoria degli utenti, che consenta un eventuale tracciamento: indispensabile dunque il Green pass valido.