Disavventura per un gruppo di pendolari sulla tratta Molfetta-Bari
Continuano i disagi con i treni regionali diretti nel capoluogo
lunedì 14 luglio 2014
16.18
Ha dell'incredibile quanto capitato a un gruppo di pendolari nella prima mattina di lunedì 14.
«Scene non nuove, anzi», raccontano sconsolati.
Sono le 6.30 e il treno regionale 22277 parte dal binario 1 tronco della stazione di Molfetta in direzione Bari. Al suo interno una ventina di passeggeri: studenti universitari e lavoratori.
Stando ai loro racconti, una volta partito il convoglio, ci si accorge subito che qualcosa non va: il mezzo impiega ben quindici minuti per arrivare a Giovinazzo. Una volta arrivati qui, ai passeggeri è chiesto di scendere perché il treno è guasto.
«Ci accorgiamo che al binario 1 c'è l'Intercity diretto a Bari e ci assicurano che possiamo prenderlo nonostante avessimo obliterato un biglietto regionale con tariffa ovviamente minore - racconta un viaggiatore - arrivati in prossimità del mezzo di locomozione e spiegata la situazione al capotreno pronto a ripartire, ci dice che sono utilizzabili gli ultimi tre vagoni. Ma le porte di quei tre vagoni non si aprono. Il capotreno, alle nostre lamentele e al nostro invito ad aprirle, ci fa segno che le porte non si aprono, forse per un problema al sistema, sale e parte».
A quel punto per i pendolari molfettesi il disagio è conclamato: il tempo è passato, il ritardo sul posto di lavoro o all'università più che certo, «senza tralasciare la presa in giro. Siamo rimasti lì, in gruppo, sbigottiti a vedere il treno che partiva», aggiunge uno di loro.
Ma oltre al danno c'è anche la beffa: il treno da cui erano stati fatti inizialmente scendere prende a muoversi.
«Ci siamo sbracciati, attirando l'attenzione in tutti i modi finché il treno si è bloccato e ci hanno fatto salire ma, come se la colpa di tutto fosse la nostra, il capotreno ci ha esortato a sbrigarci, a non perdere ulteriore tempo perché era tardi», affermano.
Si tratta, allora di un nuovo, ennesimo caso di disservizio che ormai accompagna i pendolari.
Solo lo scorso mercoledì l'altro treno regionale Molfetta-Bari centrale delle ore 8 con partenza dal binario uno tronco era stato soppresso e i viaggiatori, in prevalenza studenti universitari con esami o lezioni di lì a poche ore, erano stati costretti a salire nell'altro treno regionale, arrivato sul binario uno con dieci minuti di ritardo.
«Scene non nuove, anzi», raccontano sconsolati.
Sono le 6.30 e il treno regionale 22277 parte dal binario 1 tronco della stazione di Molfetta in direzione Bari. Al suo interno una ventina di passeggeri: studenti universitari e lavoratori.
Stando ai loro racconti, una volta partito il convoglio, ci si accorge subito che qualcosa non va: il mezzo impiega ben quindici minuti per arrivare a Giovinazzo. Una volta arrivati qui, ai passeggeri è chiesto di scendere perché il treno è guasto.
«Ci accorgiamo che al binario 1 c'è l'Intercity diretto a Bari e ci assicurano che possiamo prenderlo nonostante avessimo obliterato un biglietto regionale con tariffa ovviamente minore - racconta un viaggiatore - arrivati in prossimità del mezzo di locomozione e spiegata la situazione al capotreno pronto a ripartire, ci dice che sono utilizzabili gli ultimi tre vagoni. Ma le porte di quei tre vagoni non si aprono. Il capotreno, alle nostre lamentele e al nostro invito ad aprirle, ci fa segno che le porte non si aprono, forse per un problema al sistema, sale e parte».
A quel punto per i pendolari molfettesi il disagio è conclamato: il tempo è passato, il ritardo sul posto di lavoro o all'università più che certo, «senza tralasciare la presa in giro. Siamo rimasti lì, in gruppo, sbigottiti a vedere il treno che partiva», aggiunge uno di loro.
Ma oltre al danno c'è anche la beffa: il treno da cui erano stati fatti inizialmente scendere prende a muoversi.
«Ci siamo sbracciati, attirando l'attenzione in tutti i modi finché il treno si è bloccato e ci hanno fatto salire ma, come se la colpa di tutto fosse la nostra, il capotreno ci ha esortato a sbrigarci, a non perdere ulteriore tempo perché era tardi», affermano.
Si tratta, allora di un nuovo, ennesimo caso di disservizio che ormai accompagna i pendolari.
Solo lo scorso mercoledì l'altro treno regionale Molfetta-Bari centrale delle ore 8 con partenza dal binario uno tronco era stato soppresso e i viaggiatori, in prevalenza studenti universitari con esami o lezioni di lì a poche ore, erano stati costretti a salire nell'altro treno regionale, arrivato sul binario uno con dieci minuti di ritardo.