Diffamazione verso il Senatore Azzollini, le precisazioni dell'avvocato Rocco Nanna
La nota integrale inviata dall'avvocato
lunedì 25 settembre 2017
17.40
Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota pervenuta in redazione da parte dell'avvocato Rocco Nanna in merito all'articolo da noi pubblicato in data 24 settembre.
"Faccio seguito al Vs. articolo pubblicato il 24.9 scorso. dal titolo "Rocco Nanna condannato per diffamazione" per precisare che:
- la multa è di E. 1.376.00 e non già di 4.000.00;
- il PM- melius re perpensa- ha chiesto in udienza la mia assoluzione e mi duole che l'egr. Difensore di controparte - così tempestivo -non ve lo abbia riferito;
-la notizia "dei tre incontri in carcere. PRIVATI" non è stata frutto di mia invenzione ma è stata da me mutuata a piè pari da "La Repubblica"del 7.12.2011 (mai smentita) dal titolo "quelle strane visite del sindaco Azzollini all'ex capo dell'ufficio tecnico in cella", nonchè da interrogazione parlamentare dott. Zazzera dell'IDV ancora in itinere;
- non ero obbligato a verificare la notizia - mai smentita, peraltro- avendo io ritenuto, in buona fede, che gli accessi al carcere fossero stati effettivamente tre e non due (un incontro consumato e un altro solo tentato in quanto in quanto quest'ultimo sarebbe stato impedito all'Azzollini dal PM Savasta, ndr), come insegnato amche dalla Corte Europea dei diritti dell'uomo (sentenza 4.7.2017, n.10947/1) sccondu cui "è contraria alla Convenzione europea una condanna del giornalista che non tenga conto del contesto generale e del comportamento tenuto dal cronista e di colui elle si ritiene diffamato pur senza aver mai chiesto una rettifica e senza aver agito contro chi rende le dichiarazioni ritenute diffamatorie";
-non ho mai diffamato alcuno nella mia vita, mai avuto alcuna condanna in passato, e meno che mai ho diffamato l'Azzollini il quale - questo è vero -si è politicamente ed istituzionalmente diffamato da solo, anche con l'unica sua visita in carcere all'Altomare;
-proporrò senz'altro appello avverso la ingiusta sentenza de qua del Tribunale di Trani, non appena leggerò le motivazioni, impegnandomi a rinunciare alla imminente prescrizione del reato contestatomi: le sentenze, infatti, si rispettano sempre ma si contestano anche e si impugnano sempre!
Grato per la pubblicazione della presente precisazione, ringrazio e porgo i miei più cordiali saluti.
Avv. Rocco Nanna"
"Faccio seguito al Vs. articolo pubblicato il 24.9 scorso. dal titolo "Rocco Nanna condannato per diffamazione" per precisare che:
- la multa è di E. 1.376.00 e non già di 4.000.00;
- il PM- melius re perpensa- ha chiesto in udienza la mia assoluzione e mi duole che l'egr. Difensore di controparte - così tempestivo -non ve lo abbia riferito;
-la notizia "dei tre incontri in carcere. PRIVATI" non è stata frutto di mia invenzione ma è stata da me mutuata a piè pari da "La Repubblica"del 7.12.2011 (mai smentita) dal titolo "quelle strane visite del sindaco Azzollini all'ex capo dell'ufficio tecnico in cella", nonchè da interrogazione parlamentare dott. Zazzera dell'IDV ancora in itinere;
- non ero obbligato a verificare la notizia - mai smentita, peraltro- avendo io ritenuto, in buona fede, che gli accessi al carcere fossero stati effettivamente tre e non due (un incontro consumato e un altro solo tentato in quanto in quanto quest'ultimo sarebbe stato impedito all'Azzollini dal PM Savasta, ndr), come insegnato amche dalla Corte Europea dei diritti dell'uomo (sentenza 4.7.2017, n.10947/1) sccondu cui "è contraria alla Convenzione europea una condanna del giornalista che non tenga conto del contesto generale e del comportamento tenuto dal cronista e di colui elle si ritiene diffamato pur senza aver mai chiesto una rettifica e senza aver agito contro chi rende le dichiarazioni ritenute diffamatorie";
-non ho mai diffamato alcuno nella mia vita, mai avuto alcuna condanna in passato, e meno che mai ho diffamato l'Azzollini il quale - questo è vero -si è politicamente ed istituzionalmente diffamato da solo, anche con l'unica sua visita in carcere all'Altomare;
-proporrò senz'altro appello avverso la ingiusta sentenza de qua del Tribunale di Trani, non appena leggerò le motivazioni, impegnandomi a rinunciare alla imminente prescrizione del reato contestatomi: le sentenze, infatti, si rispettano sempre ma si contestano anche e si impugnano sempre!
Grato per la pubblicazione della presente precisazione, ringrazio e porgo i miei più cordiali saluti.
Avv. Rocco Nanna"