Depuratori, impianti di affinamento e condotta sottomarina, il "ciclo dell'acqua" da 72 milioni di euro
L'Assessore Caputo e l'architetto Curcuruto hanno presentato il progetto di sistema funzionale del riuso delle acque
mercoledì 21 febbraio 2018
06.00
5 comuni interessati (Molfetta, Bisceglie, Corato, Ruvo e Terlizzi), 4 depuratori, un'area di 590 Km quadrati e un investimento economico di 72.783.479 euro: sono queste alcune delle cifre significative emerse nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto "Sistema funzionale del riuso delle acque" presso la sede comunale di Lama Scotella.
La conferenza – indetta dall'Assessore ai Lavori Pubblici Mariano Caputo con la presenza del vicesindaco Sara Allegretta a fare gli onori di casa – ha visto la partecipazione dell'architetto Annamaria Curcuruto, referente per la Regione Puglia in materia di tutela delle acque e attuazione di programmi in materia di sistemi idrici, risorse naturali e opere pubbliche, assieme alla sua squadra composta da ingegneri e progettisti.
È stato proprio l'architetto Curcuruto a presentare il grande progetto per la gestione "circolare" delle acque reflue in una logica d'insieme che ha come finalità ultima quella di riutilizzare quantitativi sempre più grandi di acque trattate, diminuendo così le acque da riversare in mare. Un progetto ampio e con annesso finanziamento che proprio nella giornata di ieri è stato approvato dalla Giunta Regionale.
La strategia presentata è quella sostanzialmente di passare da uno "schema lineare", in cui le acque passano dal sistema fognario a quello di depurazione per poi essere scaricate in mare, a uno "schema circolare", in cui le acque dopo la depurazione sono soggette ad un ulteriore processo di affinamento che permette un utilizzo delle stesse per attività irrigue e civiche e con una percentuale di scarto sempre più bassa. In questo contesto, inoltre, un'opera come la condotta sottomarina con sbocco in località Torre Calderina, sarebbe utilizzata soprattutto in alcuni periodi dell'anno, come un sistema di "troppo pieno" per le cisterne di raccolta delle acque riutilizzabili e non come mero sbocco in mare. Una grande opportunità per i coltivatori locali che infatti sono stati presenti alla conferenza chiedendo chiarimenti ai tecnici della regione.
Per realizzare questo è indispensabile adottare le migliori tecnologie impiantistiche con l'adeguamento e potenziamento di quelli di depurazione, di affinazione e la realizzazione o riabilitazione di una rete di trasporto per il riuso.
A livello degli impianti di depurazione, per un investimento totale pari a 18.700.000 euro, sono già in atto e volgono verso la conclusione i lavori di adeguamento del depuratore di Molfetta per un importo di 4.000.000 di euro. Impianto per il quale, ha affermato l'Assessore Caputo, nei prossimi mesi potrà essere disposto il dissequestro.
Gli interventi previsti per gli impianti di affinamento, per un finanziamento che ammonta nel suo totale a 8.170.479 di euro, prevedono per Molfetta un Adeguamento al D.M. n. 185/03 del Depuratore per un importo di 4.200.000 euro, proposta progettuale avanzata da Acquedotto Pugliese SPA e approvata ieri in Giunta.
Approvato dalla Giunta anche la proposta progettuale avanzata dal Consorzio di Bonifica Terre d'Apulia, riguardante lo studio di fattibilità tecnica ed economica di "Ripristino funzionale degli impianti di affinamento di Ruvo-Terlizzi e Molfetta" per un importo complessivo da quadro economico di € 690.000, in un finanziamento complessivo di 12.140.000 euro.
Per quanto concerne la parte finale dello "schema circolare" di riutilizzo delle acque, ovvero gli interventi sui sistemi di scarico, è stato già realizzato ma non ancora funzionante il collettore che funge per l'appunto da collegamento tra i depuratori di Molfetta e Ruvo-Terlizzi – opera che l'Assessore Caputo ha confermato risolverà i problemi di allagamento cui è soggetto il canale Savanella che porta a mare le acque reflue – e tra quelli di Molfetta e Bisceglie, per un importo rispettivamente di 2.373.000 e 5.400.000 euro. È invece in attesa di avvio dei lavori il progetto che prevede la realizzazione della condotta sottomarina di scarico reflui depurati dei Comuni di Molfetta, Bisceglie, Corato, Ruvo e Terlizzi che sfocerà in località Torre Calderina: in finanziamento di 13.000.000 di euro per una condotta di 3 km e posizionata a una profondità di 30 m che permetterà lo scarico dei reflui in mare senza possibilità che questi tornino a riva. Un'opera urgente, secondo quanto affermato dall'architetto Curcuruto, per cui la priorità è allontanare dalla riva i reflui e fare in modo che la condotta, al termine della realizzazione di tutto il sistema progettuale possa diventare solo una valvola di sfogo di "troppo pieno" delle ci sterne da cui attingere le acque affinate. La zona di pompaggio sulla costa della condotta "sarà quasi invisibile", cioè non impatterà con il paesaggio naturale su cui anzi è intenzione del Comune di Molfetta far sorgere un'oasi che abbia il riconoscimento del Ministero dell'Ambiente.
Una riqualificazione ambientale e paesaggistica delle aree la cui progettualità spetterà al Consorzio di Bonifica Terre d'Apulia – cui è affidato il Piano di Gestione dell'opera - assieme al Comune di Molfetta.
Nel corso della conferenza l'Assessore Caputo ha inoltre comunicato l'accettazione da parte dell'Autorità Idrica Pugliese della realizzazione del tratto fognario che va da Molfetta a Giovinazzo e che interessa le utenze della rete idrica dalla Prima alla Terza Cala; progetto per cui si dovrà comunque provvedere a reperire i finanziamenti.
La conferenza – indetta dall'Assessore ai Lavori Pubblici Mariano Caputo con la presenza del vicesindaco Sara Allegretta a fare gli onori di casa – ha visto la partecipazione dell'architetto Annamaria Curcuruto, referente per la Regione Puglia in materia di tutela delle acque e attuazione di programmi in materia di sistemi idrici, risorse naturali e opere pubbliche, assieme alla sua squadra composta da ingegneri e progettisti.
È stato proprio l'architetto Curcuruto a presentare il grande progetto per la gestione "circolare" delle acque reflue in una logica d'insieme che ha come finalità ultima quella di riutilizzare quantitativi sempre più grandi di acque trattate, diminuendo così le acque da riversare in mare. Un progetto ampio e con annesso finanziamento che proprio nella giornata di ieri è stato approvato dalla Giunta Regionale.
La strategia presentata è quella sostanzialmente di passare da uno "schema lineare", in cui le acque passano dal sistema fognario a quello di depurazione per poi essere scaricate in mare, a uno "schema circolare", in cui le acque dopo la depurazione sono soggette ad un ulteriore processo di affinamento che permette un utilizzo delle stesse per attività irrigue e civiche e con una percentuale di scarto sempre più bassa. In questo contesto, inoltre, un'opera come la condotta sottomarina con sbocco in località Torre Calderina, sarebbe utilizzata soprattutto in alcuni periodi dell'anno, come un sistema di "troppo pieno" per le cisterne di raccolta delle acque riutilizzabili e non come mero sbocco in mare. Una grande opportunità per i coltivatori locali che infatti sono stati presenti alla conferenza chiedendo chiarimenti ai tecnici della regione.
Per realizzare questo è indispensabile adottare le migliori tecnologie impiantistiche con l'adeguamento e potenziamento di quelli di depurazione, di affinazione e la realizzazione o riabilitazione di una rete di trasporto per il riuso.
A livello degli impianti di depurazione, per un investimento totale pari a 18.700.000 euro, sono già in atto e volgono verso la conclusione i lavori di adeguamento del depuratore di Molfetta per un importo di 4.000.000 di euro. Impianto per il quale, ha affermato l'Assessore Caputo, nei prossimi mesi potrà essere disposto il dissequestro.
Gli interventi previsti per gli impianti di affinamento, per un finanziamento che ammonta nel suo totale a 8.170.479 di euro, prevedono per Molfetta un Adeguamento al D.M. n. 185/03 del Depuratore per un importo di 4.200.000 euro, proposta progettuale avanzata da Acquedotto Pugliese SPA e approvata ieri in Giunta.
Approvato dalla Giunta anche la proposta progettuale avanzata dal Consorzio di Bonifica Terre d'Apulia, riguardante lo studio di fattibilità tecnica ed economica di "Ripristino funzionale degli impianti di affinamento di Ruvo-Terlizzi e Molfetta" per un importo complessivo da quadro economico di € 690.000, in un finanziamento complessivo di 12.140.000 euro.
Per quanto concerne la parte finale dello "schema circolare" di riutilizzo delle acque, ovvero gli interventi sui sistemi di scarico, è stato già realizzato ma non ancora funzionante il collettore che funge per l'appunto da collegamento tra i depuratori di Molfetta e Ruvo-Terlizzi – opera che l'Assessore Caputo ha confermato risolverà i problemi di allagamento cui è soggetto il canale Savanella che porta a mare le acque reflue – e tra quelli di Molfetta e Bisceglie, per un importo rispettivamente di 2.373.000 e 5.400.000 euro. È invece in attesa di avvio dei lavori il progetto che prevede la realizzazione della condotta sottomarina di scarico reflui depurati dei Comuni di Molfetta, Bisceglie, Corato, Ruvo e Terlizzi che sfocerà in località Torre Calderina: in finanziamento di 13.000.000 di euro per una condotta di 3 km e posizionata a una profondità di 30 m che permetterà lo scarico dei reflui in mare senza possibilità che questi tornino a riva. Un'opera urgente, secondo quanto affermato dall'architetto Curcuruto, per cui la priorità è allontanare dalla riva i reflui e fare in modo che la condotta, al termine della realizzazione di tutto il sistema progettuale possa diventare solo una valvola di sfogo di "troppo pieno" delle ci sterne da cui attingere le acque affinate. La zona di pompaggio sulla costa della condotta "sarà quasi invisibile", cioè non impatterà con il paesaggio naturale su cui anzi è intenzione del Comune di Molfetta far sorgere un'oasi che abbia il riconoscimento del Ministero dell'Ambiente.
Una riqualificazione ambientale e paesaggistica delle aree la cui progettualità spetterà al Consorzio di Bonifica Terre d'Apulia – cui è affidato il Piano di Gestione dell'opera - assieme al Comune di Molfetta.
Nel corso della conferenza l'Assessore Caputo ha inoltre comunicato l'accettazione da parte dell'Autorità Idrica Pugliese della realizzazione del tratto fognario che va da Molfetta a Giovinazzo e che interessa le utenze della rete idrica dalla Prima alla Terza Cala; progetto per cui si dovrà comunque provvedere a reperire i finanziamenti.