Dep: è necessario un chiarimento politico profondo, in maggioranza

Il gruppo consiliare stigmatizza quanto accaduto nell'ultimo consiglio comunale

venerdì 18 dicembre 2015 7.40
Forse è azzardato parlare di crisi strisciante all'interno della maggioranza consiliare. Anche se, ad avvalorare la tesi, oltre a quanto accaduto nell'ultima riunione della massima assise (con i numeri risicati e una consigliera di centro destra a fare da stampella per far quadrare i conti) concorre la nota diffusa da Democrazia è partecipazione.

«Quel che è successo in Consiglio comunale il 15 ed il 16 dicembre scorsi, quando, per le numerosissime assenze tra i banchi della maggioranza, è stato possibile raggiungere il numero legale necessario per poter avviare i lavori della massima assise cittadina solo per la presenza di una consigliera di opposizione, eletta nelle fila del centrodestra, impone una riflessione». Comincia così la nota di Dep, gli scontenti del Pd, il movimento nato da una costola del partito democratico.

«E' ormai indifferibile la necessità di un chiarimento politico profondo, in maggioranza, per ridiscutere il patto politico alla base di questa esperienza di governo che è nata sotto il segno del cambiamento e non può trascinarsi tra tatticismi e imboscate che rimandano alle pagine più buie della storia politica cittadina e portano alla inevitabile paralisi dell'attività amministrativa.
I consiglieri comunali del movimento "Democrazia è Partecipazione" sono stati diligentemente al loro posto, in questi due giorni, per garantire – come sempre – il loro contributo per il bene della collettività, e tanto hanno fatto con grande senso di responsabilità verso la comunità del centrosinistra molfettese e lealtà verso l'amministrazione che convintamente sosteniamo.
Diversamente, martedì 15 dicembre, mancavano 6 consiglieri comunali su 7 del Partito Democratico, mentre, il giorno successivo, erano assenti in 5 fra i consiglieri comunali del PD. Si registrava anche l'assenza del consigliere comunale eletto nella lista civica "Signora Molfetta" in entrambe le sedute.
E' evidente che non si può accettare che forze politiche che occupano rilevanti postazioni di potere in Giunta o nelle società partecipate, disertino i lavori del Consiglio Comunale rendendo di fatto impraticabile l'attività amministrativa che – lo ricordiamo – dovrebbe essere finalizzata a risolvere i problemi dei cittadini, piuttosto che ad assecondare le aspirazioni di pochi.
E' altrettanto evidente che quanto accaduto segna, piuttosto, l'esistenza di un profondo disagio che alberga principalmente nel Partito Democratico, forza politica che – lo ricordiamo – ha imposto e ottenuto, solo pochi mesi fa, un rimpasto di Giunta all'esito di una crisi amministrativa nella cui risoluzione è mancata la cosa più importante: la politica.
Siamo stati scelti dagli elettori per cambiare Molfetta e non è in questo modo che onoriamo il patto sottoscritto con la città». E se lo dicono loro.