De Nicolo: "Paola, per favore, da ora in poi lasciaci in pace"

"Natalicchio irruente e incapace di assumersi le proprie responsabilità"

sabato 28 maggio 2016 8.23
A cura di Andrea Teofrasto
"Paola, per favore, da ora in poi lasciaci in pace. Nelle questioni del partito democratico non c'entrare più". Piero de Nicolo rompe il silenzio e convoca la stampa per dire la sua versione sulle dimissioni di Paola Natalicchio. Finora ha parlato solo Paola Natalicchio, dice, oggi parlo io, il principale imputato di questo processo mediatico.

Il quadro che De Nicolo traccia dell'ex sindaco di Molfetta è davvero spietato. Paola Natalicchio impulsiva che se ne va pur avendo la maggioranza e senza ascoltare nemmeno le persone a lei più vicine. Paola Natalicchio "bugiarda" quando accusa il Pd di aver votato con il centrodestra contro il piano di rordino ospedaliero. Paola Natalicchio incapace di affrontare il peso delle sue responsabilità amministrative, al punto da lasciare proprio all'indomani di un parere tecnico sul porto presentato dal consulente del comune. Paola Natalicchio oltremodo ambiziosa, che sta puntando alla segreteria nazionale di Sinistra Italiana, al punto che negli ultimi mesi per un motivo o per l'altro "è salita nella casa comunale meno volte del senatore Azzollini quando lo si accusava di essere il sindaco del weekend".
Piero racconta Paola e c'è da chiedersi come abbiano fatto questi due a resistere per tre anni. "Il sindaco si è dimesso adesso per una serie di circostanze che si sono venute a creare"

"Non è vero che questa amministrazione è caduta per colpa del Pd" che ricostruisce quanto accaduto: "La verità è che quella sera in Consiglio comunale, nessuno aveva copia di quel bilancio preventivo. La manovra complessiva quella sera non c'era. Questo è un dato certo. Per la cosiddetta ragion di Stato, durante la riunione di maggioranza annuncio il voto favorevole da parte degli assessori Pd in giunta alla manovra". Il senso del discorso del segretario piddì è chiaro sin dall'inizio: "il sindaco, dopo la votazione, annunciava le sue dimissioni irrevocabili. A niente valgono gli inviti dei consiglieri comunali a ripensarci".

Prima di prendere decisioni importanti - incalza - un sindaco deve confrontarsi con la tua maggioranza. Paola, conta fino a dieci". Sul porto de Nicolo spiega: "Il 22 aprile al sindaco era pervenuto un parere di Vincenzo Cerulli Relli, il consuente del comune sul porto. È un parere che sconvolge tutto e che dice che il contratto dopo la gara è viziato ab origine suggerendo al sindaco di azzerare ogni rapporto con la ditta costruttrice. Il 22 aprile dunque, sette giorni prima del Consiglio comunale, il sindaco era già a conoscenza di questa bomba giuridica. Noi non ne sapevamo nulla. Stiamo parlando di un appalto da 100 milioni di euro. Dichiarare la nullità ab origine dà il via ad un vicenda di dimensioni eccezionali. Sono autorizzato a pensare che il sindaco abbia voluto affrontare il problema, ed ha approfittato del primo incidente di percorso per dimettersi".

"Paola nelle ultime settimane ha creato un clima di odio politico nei confronti del Pd" prosegue de Nicolo "Ma se il nemico è il Pd e se Emiliano è il complice, Paola mi dici perché il 16 maggio hai incontrato Emiliano e Decaro a Bari? Il 16 maggio il Pd è stato cercato. Prima massacrato e poi cercato". "Paola, almeno nelle dinamiche interne di un partito non entrare più. I partiti si lasciano alla loro autonomia, non si entra a gamba tesa. Paola Natalicchio, aspira al partito di Sinistra Italiana, si candiderà a Segretario Nazionale di Sinistra Italiana. A Paola auguriamo un grande in bocca al lupo per la campagna elettorale, ma il sindaco di Molfetta non può essere un monarca".