"Fino a venerdì restiamo in rispettoso silenzio"
De Nicolo: "Le dimissioni di Paola sono state quantomeno affrettate"
giovedì 19 maggio 2016
10.12
Manca un solo giorno al termine dell'esperienza amministrativa firmata Paola Natalicchio. Nei corridoi della politica c'è un silenzio sospeso, un misto di rassegnazione e attesa. E mentre la città e la sua gente vanno avanti come se nulla fosse, la sensazione è che tutto si sia ormai detto e scritto. Anche sul fronte del Partito Democratico - il principale additato dalla Natalicchio - si fa mostra di circospezione nell'attesa di un finale che non sembra dover riservare altri colpi di scena.
In una intervista rilasciata a Telesveva un paio di giorni fa, il segretario Piero de Nicolo si è mosso tra una buona dose di prudenza e un fatalismo di circostanza: "Le forze di maggioranza hanno continuato una loro riflessione per comprendere se la decisione sia davvero definitiva o se vi siano dei margini per recuperare questa esperienza amministrativa. Stiamo aspettando di capire se il sindaco è disposta a una verifica delle condizioni che le consentirebbero di ritirare le sue dimissioni". Parole che non muovono di un millimetro quanto è.
E' ancora il tempo della diplomazia. Ancora per poco. Fino a venerdì, dice il segretario Pd, resteremo in rispettoso silenzio. Sebbene qualche fendente non rinuncia a menarlo. "Non è vero che come segretario del Pd abbia detto che non votavamo il bilancio in consiglio comunale. Quel bilancio non era nemmeno a disposizione delle forze politiche. Non avevamo una bozza di bilancio" spiega De Nicolo che disegna il sindaco di Molfetta come un'amministratrice "rigida", incapace di mediare e condividere le scelte con le forze della sua maggioranza. "E' forse una colpa approvare in linea tecnica un bilancio che non si conosce nei dettagli riservandosi la possibilità di presentare degli emendamenti? Non credo che il comune di Molfetta sia una monarchia. Al contrario, credo che una maggioranza di governo debba confrontarsi e trovare soluzioni condivise" dice a proposito della famigerata seduta di consiglio comunale sulla manovra fiscale che fece alzare a Paola la bandiera bianca.
"La decisione del sindaco Paola Natalicchio di dimettersi è stata quantomeno affrettata" aggiunge Piero de Nicolo ripercorrendo i momenti in cui due consiglieri comunali Annalisa Altomare e Roberto La Grasta annunciarono di non partecipare al voto sulla manovra fiscale: "Non partecipare al voto - ammette il segretario del Pd - è stata una scelta politicamente errata. Ma quei consiglieri prima di uscire hanno spiegato in aula quali fossero le ragioni di quella loro scelta e soprattutto hanno ribadito di far parte di questa maggioranza e di riconoscersi in essa. E' francamente imbarazzante - ha aggiunto De Nicolo - che siano altri a sostenere chi ci sta e chi non ci sta in maggioranza esibendo cartellini rossi volta per volta".
In una intervista rilasciata a Telesveva un paio di giorni fa, il segretario Piero de Nicolo si è mosso tra una buona dose di prudenza e un fatalismo di circostanza: "Le forze di maggioranza hanno continuato una loro riflessione per comprendere se la decisione sia davvero definitiva o se vi siano dei margini per recuperare questa esperienza amministrativa. Stiamo aspettando di capire se il sindaco è disposta a una verifica delle condizioni che le consentirebbero di ritirare le sue dimissioni". Parole che non muovono di un millimetro quanto è.
E' ancora il tempo della diplomazia. Ancora per poco. Fino a venerdì, dice il segretario Pd, resteremo in rispettoso silenzio. Sebbene qualche fendente non rinuncia a menarlo. "Non è vero che come segretario del Pd abbia detto che non votavamo il bilancio in consiglio comunale. Quel bilancio non era nemmeno a disposizione delle forze politiche. Non avevamo una bozza di bilancio" spiega De Nicolo che disegna il sindaco di Molfetta come un'amministratrice "rigida", incapace di mediare e condividere le scelte con le forze della sua maggioranza. "E' forse una colpa approvare in linea tecnica un bilancio che non si conosce nei dettagli riservandosi la possibilità di presentare degli emendamenti? Non credo che il comune di Molfetta sia una monarchia. Al contrario, credo che una maggioranza di governo debba confrontarsi e trovare soluzioni condivise" dice a proposito della famigerata seduta di consiglio comunale sulla manovra fiscale che fece alzare a Paola la bandiera bianca.
"La decisione del sindaco Paola Natalicchio di dimettersi è stata quantomeno affrettata" aggiunge Piero de Nicolo ripercorrendo i momenti in cui due consiglieri comunali Annalisa Altomare e Roberto La Grasta annunciarono di non partecipare al voto sulla manovra fiscale: "Non partecipare al voto - ammette il segretario del Pd - è stata una scelta politicamente errata. Ma quei consiglieri prima di uscire hanno spiegato in aula quali fossero le ragioni di quella loro scelta e soprattutto hanno ribadito di far parte di questa maggioranza e di riconoscersi in essa. E' francamente imbarazzante - ha aggiunto De Nicolo - che siano altri a sostenere chi ci sta e chi non ci sta in maggioranza esibendo cartellini rossi volta per volta".