de Bari e Pisani: «Ricapitalizzazione SANB: un disastro amministrativo e politico per Molfetta»
La nota a firma anche di Stanislao Caputo e Camporeale Doriana Carabellese del Coordinamento Cittadino Forza Italia - Sezione Tonino Camporeale
venerdì 18 ottobre 2019
8.53
Riceviamo e pubblichiamo integralmente la seguente nota a stampa a firma dei consiglieri comunali di centrodestra Isa de Bari e Antonello Pisani e di Stanislao Caputo e Camporeale Doriana Carabellese del Coordinamento Cittadino Forza Italia - Sezione Tonino Camporeale.
"Da Bari a Bitonto. Declassata la geografia di dipendenza politica. L'ultimo consiglio comunale ne ha fatto emergere una nuova per l'amministrazione di questa Città.
L'opposizione di centrodestra, più precisamente Isabella de Bari e Antonello Pisani, gli "asfittici" secondo i media locali, hanno ribadito il fallimento, non "a parole" ma nei fatti e nei numeri, della SANB ed il rischio che Molfetta corre nel ricapitalizzare una società responsabile di aver sperperato il proprio capitale (quello pubblico ovvero dei cittadini) solo in spese amministrative senza nemmeno trovare, in cinque anni, la formula giuridica di aggregazione dei cinque comuni coinvolti nell'operazione.
De Bari e Pisani hanno evidenziato, con i numeri, la inutilità di questa società mantenuta esclusivamente per operazioni di sottogoverno.
Secondo N.O.I. ed il PD la nostra minoranza non ha avuto il coraggio di rischiare di tasca propria un'eventuale responsabilità di danno erariale, che già la Corte dei Conti ha intravisto a proposito del comune di Bitonto.
"Armiamoci e partite!". Il presunto coraggio e la vantata abnegazione della maggioranza sono stati supportati da un emendamento, proposto dal portavoce di N.O.I. e approvato dalla maggioranza, che ha lasciato il cerino in mano al Sindaco, ovvero tutta la responsabilità erariale dell'operazione.
A questo punto il lettore attento si chiederà cosa c'entri il cappello a questo intervento, ... c'entra.
Nei corridoi della politica regionale già si fanno nomi di aspiranti consiglieri e delle rispettive liste di "accoglienza"; ebbene, secondo Noi (decidete Voi se tutto maiuscolo) solo una lista di accoglienza potrebbe fornire speranze ad un personaggio politico locale per 'aspirare ad una finale'.
Quella lista è legata a doppio filo alla città di Bitonto.
Bitonto è l'unica città, tra le cinque coinvolte nell'operazione SANB, ad avere un effettivo interesse in questa società; infatti tra i cinque partner è l'unico ad avere problemi di raccolta e trasporto dei propri rifiuti, tutti derivanti da nodi di gestione irrisolti con la sua partecipata a capitale misto pubblico e privato.
E allora invitiamo la maggioranza a smetterla di speculare in modo subdolo e artificioso sulle famiglie dei lavoratori ASM e Trasmar, a non raccontare ai molfettesi le solite storielle da quattro soldi ma soprattutto a non perdersi in giustificazioni arzigogolate.
La verità è che ancora una volta il Sindaco Minervini e la sua maggioranza voltano le spalle alle responsabilità e rimandano al futuro i problemi: il modo peggiore che possa esistere per amministrare la città. Povera Molfetta".
"Da Bari a Bitonto. Declassata la geografia di dipendenza politica. L'ultimo consiglio comunale ne ha fatto emergere una nuova per l'amministrazione di questa Città.
L'opposizione di centrodestra, più precisamente Isabella de Bari e Antonello Pisani, gli "asfittici" secondo i media locali, hanno ribadito il fallimento, non "a parole" ma nei fatti e nei numeri, della SANB ed il rischio che Molfetta corre nel ricapitalizzare una società responsabile di aver sperperato il proprio capitale (quello pubblico ovvero dei cittadini) solo in spese amministrative senza nemmeno trovare, in cinque anni, la formula giuridica di aggregazione dei cinque comuni coinvolti nell'operazione.
De Bari e Pisani hanno evidenziato, con i numeri, la inutilità di questa società mantenuta esclusivamente per operazioni di sottogoverno.
Secondo N.O.I. ed il PD la nostra minoranza non ha avuto il coraggio di rischiare di tasca propria un'eventuale responsabilità di danno erariale, che già la Corte dei Conti ha intravisto a proposito del comune di Bitonto.
"Armiamoci e partite!". Il presunto coraggio e la vantata abnegazione della maggioranza sono stati supportati da un emendamento, proposto dal portavoce di N.O.I. e approvato dalla maggioranza, che ha lasciato il cerino in mano al Sindaco, ovvero tutta la responsabilità erariale dell'operazione.
A questo punto il lettore attento si chiederà cosa c'entri il cappello a questo intervento, ... c'entra.
Nei corridoi della politica regionale già si fanno nomi di aspiranti consiglieri e delle rispettive liste di "accoglienza"; ebbene, secondo Noi (decidete Voi se tutto maiuscolo) solo una lista di accoglienza potrebbe fornire speranze ad un personaggio politico locale per 'aspirare ad una finale'.
Quella lista è legata a doppio filo alla città di Bitonto.
Bitonto è l'unica città, tra le cinque coinvolte nell'operazione SANB, ad avere un effettivo interesse in questa società; infatti tra i cinque partner è l'unico ad avere problemi di raccolta e trasporto dei propri rifiuti, tutti derivanti da nodi di gestione irrisolti con la sua partecipata a capitale misto pubblico e privato.
E allora invitiamo la maggioranza a smetterla di speculare in modo subdolo e artificioso sulle famiglie dei lavoratori ASM e Trasmar, a non raccontare ai molfettesi le solite storielle da quattro soldi ma soprattutto a non perdersi in giustificazioni arzigogolate.
La verità è che ancora una volta il Sindaco Minervini e la sua maggioranza voltano le spalle alle responsabilità e rimandano al futuro i problemi: il modo peggiore che possa esistere per amministrare la città. Povera Molfetta".