Dall'Adriatico al Tirreno sulla scia delle tartarughe marine

La storia di Vesper, liberata nel 2016 e riapparsa lo scorso 22 luglio in Campania

giovedì 23 agosto 2018
Questa storia potrebbe essere intitolata "dall'Adriatico al Tirreno". Protagonista la tartaruga Vesper che, qualche settimana fa, è stata immortalata da decine di curiosi sul litorale campano mentre era intenta a scavare nella sabbia per costruire il nido in cui deporre le sue uova.

Ma Vesper è una vecchia conoscenza nel nostro territorio. La sua prima cattura accidentale risale, infatti, all'8 febbraio 2016 al largo di Barletta. Finì nelle reti del motopesca "Francesco Padre", della marineria di Bisceglie, impegnato in una battuta di pesca con reti a strascico. L'esemplare, che misurava circa 75 centimetri di lunghezza carapace, venne affidato al centro di recupero tartarughe marine di Molfetta.

Dopo gli esami di routine e un breve periodo di degenza presso la struttura molfettese venne liberata al largo di Bisceglie il 10 febbraio, ovviamente marcata con targhette metalliche del Wwf sulle pinne anteriori. Dopo circa due anni e mezzo una bella notizia: Vesper è stata sorpresa lo scorso 22 luglio, alle ore 22.30 circa, in località Baria Arena "Montecorice" mentre era intenta a preparare il suo nido scavato nella sabbia per deporre le uova.

Sul loro numero non si sa niente ma ci si augura che mamma Vesper, entro settembre, possa aver dato vita ad oltre un centinaio di piccole tartarughe. Attualmente l'attività è monitorata dalla Stazione Zoologica "Anton Dhorn" di Napoli che, rilevato il codice delle placchette, ha immediatamente comunicato l'interessante notizia al centro di recupero tartarughe marine di Molfetta.