Da un jeans alla “Pop Aidea” di Ilaria Albanese di Molfetta
Borse fatte a mano per dar vita a oggetti unici e rappresentare il territorio
sabato 9 settembre 2023
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Da un jeans che sarebbe dovuto esser buttato via nasce l'idea, o meglio la "Pop Aidea", della giovane Ilaria Albanese di Molfetta.
«Avevo un vecchio jeans che non mi andava più di indossare, così chiesi a mia nonna, che realizza shopper e pochette, di realizzare una borsa da indossare in qualsiasi occasione – racconta Ilaria – così realizzammo la prima borsa e iniziai a dipingerla perchè volevo decorarla».
Grazie a una storia Instagram postata sul profilo personale di Ilaria è nata "Pop Aidea", così chiamata un po' per gli espliciti richiami alla pop art, un po' perché riprende le iniziali della giovane concittadina e la parola "idea" in lingua inglese. Un'attività nata per uso personale e cresciuta grazie al potere dei social media.
«Durante il periodo del covid ho aperto una pagina Instagram dove condividevo le creazioni che realizzavo per hobby – spiega Ilaria – io nella vita lavoro nell'ambito dell'ingegneria meccanica, ma nel mio tempo libero mi dedico a questa passione».
Una passione che, con il tempo, si è trasformata fino a perfezionarsi.
«Ho iniziato a disegnare in modo diverso, ho spaziato in generi nuovi, ho sperimentato – aggiunge Ilaria - cerco sempre di non realizzare qualcosa che sia stato già visto o fatto, sia perché essendo una creazione fatta a mano non potrà mai essere riprodotta tale e quale, sia perché mi piace l'idea che ogni persona abbia un oggetto unico che la rappresenti».
La sfida di Ilaria è proprio quella di creare borse che richiamino lo stile della persona a cui è destinata.
«Cerco sempre di mediare tra ciò che mi chiedono e ciò che voglio fare – precisa Ilaria - molto dipende dagli spazi che ho a disposizione: sui jeans non è semplice disegnare dei particolari molto piccoli, è una trama così diversa rispetto alla tela».
Un'altra bella sfida per la giovane concittadina è quella di rappresentare il territorio.
«Di recente mi è stata commissionata una borsa da un molfettese che voleva regalare a un parente lontano un oggetto che richiamasse Molfetta – continua – ho sempre voluto rappresentare la mia città e questa è stata una bella occasione per farlo».
Anche la frase che accompagna questa borsa, sulla quale è raffigurato il Duomo di San Corrado, non è casuale.
«Dato che si tratta di una pochette per un molfettese che vive a New York, ho pensato di scriverci Acchià la drètte, un modo di dire del nostro territorio che ben si addice a una città così grande in cui il senso della frase diventa la ricerca delle proprie radici».
Proprio le radici sono il tema che Ilaria ha scelto per una borsa da regalare a una concittadina che si è trasferita a Milano per lavoro.
«Questa shopper contiene un fico d'india, pianta tipica del Sud Italia – prosegue Ilaria – in casi come questo penso a chi studia o lavora fuori e vorrebbe portare con sé un pezzo della propria terra».
La creatività di Ilaria non si ferma: c'è sempre tempo per nuovi progetti.
«Ho tante altre idee da sviluppare, soprattutto sulle shopper- conclude – spero di realizzare creazioni che raccontino il legame con il mio territorio».
«Avevo un vecchio jeans che non mi andava più di indossare, così chiesi a mia nonna, che realizza shopper e pochette, di realizzare una borsa da indossare in qualsiasi occasione – racconta Ilaria – così realizzammo la prima borsa e iniziai a dipingerla perchè volevo decorarla».
Grazie a una storia Instagram postata sul profilo personale di Ilaria è nata "Pop Aidea", così chiamata un po' per gli espliciti richiami alla pop art, un po' perché riprende le iniziali della giovane concittadina e la parola "idea" in lingua inglese. Un'attività nata per uso personale e cresciuta grazie al potere dei social media.
«Durante il periodo del covid ho aperto una pagina Instagram dove condividevo le creazioni che realizzavo per hobby – spiega Ilaria – io nella vita lavoro nell'ambito dell'ingegneria meccanica, ma nel mio tempo libero mi dedico a questa passione».
Una passione che, con il tempo, si è trasformata fino a perfezionarsi.
«Ho iniziato a disegnare in modo diverso, ho spaziato in generi nuovi, ho sperimentato – aggiunge Ilaria - cerco sempre di non realizzare qualcosa che sia stato già visto o fatto, sia perché essendo una creazione fatta a mano non potrà mai essere riprodotta tale e quale, sia perché mi piace l'idea che ogni persona abbia un oggetto unico che la rappresenti».
La sfida di Ilaria è proprio quella di creare borse che richiamino lo stile della persona a cui è destinata.
«Cerco sempre di mediare tra ciò che mi chiedono e ciò che voglio fare – precisa Ilaria - molto dipende dagli spazi che ho a disposizione: sui jeans non è semplice disegnare dei particolari molto piccoli, è una trama così diversa rispetto alla tela».
Un'altra bella sfida per la giovane concittadina è quella di rappresentare il territorio.
«Di recente mi è stata commissionata una borsa da un molfettese che voleva regalare a un parente lontano un oggetto che richiamasse Molfetta – continua – ho sempre voluto rappresentare la mia città e questa è stata una bella occasione per farlo».
Anche la frase che accompagna questa borsa, sulla quale è raffigurato il Duomo di San Corrado, non è casuale.
«Dato che si tratta di una pochette per un molfettese che vive a New York, ho pensato di scriverci Acchià la drètte, un modo di dire del nostro territorio che ben si addice a una città così grande in cui il senso della frase diventa la ricerca delle proprie radici».
Proprio le radici sono il tema che Ilaria ha scelto per una borsa da regalare a una concittadina che si è trasferita a Milano per lavoro.
«Questa shopper contiene un fico d'india, pianta tipica del Sud Italia – prosegue Ilaria – in casi come questo penso a chi studia o lavora fuori e vorrebbe portare con sé un pezzo della propria terra».
La creatività di Ilaria non si ferma: c'è sempre tempo per nuovi progetti.
«Ho tante altre idee da sviluppare, soprattutto sulle shopper- conclude – spero di realizzare creazioni che raccontino il legame con il mio territorio».