Da Torrione Passari alla Biennale dell’Avana

Giacomo Zaza e i nomi illustri dell’arte

domenica 11 gennaio 2015 07.56
A cura di Paola Copertino
Ha progetti ambiziosi: dalla Biennale dell'Avana al padiglione cubano della Biennale di Venezia, dalla Focara di Novoli al Torrione Passari di Molfetta. Stiamo parlando del curatore d'arte Giacomo Zaza ormai inserito nei circuiti nazionali ed internazionali dei grandi eventi. A Molfetta ha portato noti artisti come Kounellis, Zorio, Kosuth, Spoerri, Carla Accardi che hanno realizzato le loro installazioni, ma anche opere di tantissimi altri autori affermati ed emergenti della scena internazionale. Zaza da anni ha lasciato la sua Molfetta e la sua Puglia per trasferirsi a Berlino, città che offre innumerevoli spunti.

E' tornato ultimamente in Puglia per curare il progetto della Focara di Novoli, quest'anno affidato all'artista Kounellis con cui è stato sviluppato un ampio progetto che prevede un percorso espositivo,installazioni dello stesso artista greco e altri eventi collaterali. Subito dopo volerà oltreoceano e precisamente a Cuba dove si occuperà della Biennale, come dicevamo, quasi contemporaneamente ad un altro appuntamento topico dell'arte: la Biennale di Venezia del 2015.

Al 2013 risale la sua collaborazione con il governo cubano che approvò un suo progetto; da lì sono nati altri progetti a più ampio respiro. La Biennale dell'Avana e il suo padiglione infatti unirà anche altre espressioni artistiche quali la musica e il teatro. Indubbiamente ci sono da superare difficoltà culturali ed organizzative, ma saranno da stimolo al nostro curatore. Quello cubano è un mondo in fermento anche dal punto di vista artistico nell'attesa della fine dell' embargo. Sull'isola Giacomo Zaza porterà artisti come: Tibaldi, Carsten Nicolai, Regina Galindo che aveva portato di recente a Molfetta per la mostra nel Torrione Passeri e forse lo stesso Kounellis. Ai già importanti progetti che la critica ha recensito in maniera positiva si aggiungono queste nuove sfide di portata internazionale. Anche attraverso l'arte il nome di Molfetta valica mari e confini.