Da anni scippava anziani, colpi anche a Molfetta: arrestato un 51enne
L'uomo, di Barletta, è stato fermato all'alba dai Carabinieri: a lui vengono attribuiti almeno 12 scippi e rapine
mercoledì 25 novembre 2020
10.08
Lo hanno individuato i Carabinieri della Compagnia di Molfetta che hanno stretto il cerchio attorno all'autore di una lunga sequela di reati. I militari, in esecuzione di una misura cautelare in carcere emessa dalla Procura di Trani, hanno arrestato Mario Graniero, 51enne di Barletta, per rapina e furto con strappo.
È lui, secondo gli inquirenti, diretti dal capitano Francesco Iodice, l'uomo che da quasi 3 anni, nei mesi estivi, ha imperversato fra la provincia di Barletta, Andria e Trani e i comuni di Molfetta e Terlizzi. Numerosi gli indizi a suo carico raccolti in diversi mesi di indagini, dai racconti dei testimoni ai pedinamenti sino all'analisi delle telecamere di videosorveglianza. Ma a portare i militari sulla strada giusta è stato il luogo dove nascondeva lo scooter utilizzato per le sue scorribande.
All'alba, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Molfetta, con il supporto dei colleghi della Sezione Radiomobile di Barletta, su disposizione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, che ha valutato e accolto le esigenze cautelari prospettategli dagli inquirenti, hanno eseguito l'ordinanza di misura cautelare in carcere nei confronti del 51enne, ritenuto responsabile di almeno 12 scippi e rapine, perpetrati tra luglio 2018 e settembre 2020.
Lo scippatore seriale, come da copione, seguiva sempre lo stesso schema. «Agiva da solo - hanno ricostruito gli inquirenti -, nelle ore mattutine, preferibilmente tra le ore 09.30 e le ore 10.30, a bordo di uno scooter, con targa contraffatta, col casco e nascondendo il volto con gli occhiali da sole». E la vittima era sempre una persona anziana, poiché incapace di una pronta reazione e, data l'età, a volte poco precisa nella ricostruzione dei fatti e nel descrivere il malvivente.
Individuato, per le vie della città, il malcapitato anziano - soli, fragili e indifesi, le vittime preferite che cadono con più facilità nella rete di questi malviventi senza scrupoli - «quest'ultimo veniva fermato con qualche espediente, ad esempio chiedendo indicazioni stradali». Una volta avvicinata la sfortunata vittima, il 51enne, nel momento più opportuno, gli strappava letteralmente di dosso il monile in oro, per darsi repentinamente alla fuga e far perdere le proprie tracce.
«Scaltro e spregiudicato», il rapinatore seriale, pensava di farla franca nelle sue "trasferte delittuose" soprattutto nei comuni di Molfetta e Bisceglie, credendo di non essere mai riconosciuto e individuato. Per ben tre anni di seguito, e sempre nei periodi estivi, il 51enne si è reso autore delle azioni criminose, creando non poco allarme sociale, ma soprattutto dolore agli anziani malcapitati che alle collanine, più che un valore economico, davano un forte valore affettivo.
A porre fine ai delitti seriali, l'attività della Sezione Operativa della Compagnia di Molfetta, diretta dal sottotenente Domenico Mastromauro, che sotto la direzione della Procura della Repubblica di Trani, partendo da uno scippo avvenuto a Molfetta lo scorso settembre ai danni di un 85enne molfettese, è riuscita a definire l'identikit del soggetto e, contestualmente, alla localizzazione del luogo dove il rapinatore nascondeva lo scooter utilizzato per le sue scorribande.
E proprio da questa data è partita la ricostruzione di tutti gli eventi contestati al 51enne, già noto alle forze di polizia, che, dopo l'arresto, è stato tradotto presso la casa circondariale di Trani su disposizione della competente Autorità Giudiziaria. Per l'uomo, dunque, fine della corsa.
È lui, secondo gli inquirenti, diretti dal capitano Francesco Iodice, l'uomo che da quasi 3 anni, nei mesi estivi, ha imperversato fra la provincia di Barletta, Andria e Trani e i comuni di Molfetta e Terlizzi. Numerosi gli indizi a suo carico raccolti in diversi mesi di indagini, dai racconti dei testimoni ai pedinamenti sino all'analisi delle telecamere di videosorveglianza. Ma a portare i militari sulla strada giusta è stato il luogo dove nascondeva lo scooter utilizzato per le sue scorribande.
All'alba, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Molfetta, con il supporto dei colleghi della Sezione Radiomobile di Barletta, su disposizione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, che ha valutato e accolto le esigenze cautelari prospettategli dagli inquirenti, hanno eseguito l'ordinanza di misura cautelare in carcere nei confronti del 51enne, ritenuto responsabile di almeno 12 scippi e rapine, perpetrati tra luglio 2018 e settembre 2020.
Lo scippatore seriale, come da copione, seguiva sempre lo stesso schema. «Agiva da solo - hanno ricostruito gli inquirenti -, nelle ore mattutine, preferibilmente tra le ore 09.30 e le ore 10.30, a bordo di uno scooter, con targa contraffatta, col casco e nascondendo il volto con gli occhiali da sole». E la vittima era sempre una persona anziana, poiché incapace di una pronta reazione e, data l'età, a volte poco precisa nella ricostruzione dei fatti e nel descrivere il malvivente.
Individuato, per le vie della città, il malcapitato anziano - soli, fragili e indifesi, le vittime preferite che cadono con più facilità nella rete di questi malviventi senza scrupoli - «quest'ultimo veniva fermato con qualche espediente, ad esempio chiedendo indicazioni stradali». Una volta avvicinata la sfortunata vittima, il 51enne, nel momento più opportuno, gli strappava letteralmente di dosso il monile in oro, per darsi repentinamente alla fuga e far perdere le proprie tracce.
«Scaltro e spregiudicato», il rapinatore seriale, pensava di farla franca nelle sue "trasferte delittuose" soprattutto nei comuni di Molfetta e Bisceglie, credendo di non essere mai riconosciuto e individuato. Per ben tre anni di seguito, e sempre nei periodi estivi, il 51enne si è reso autore delle azioni criminose, creando non poco allarme sociale, ma soprattutto dolore agli anziani malcapitati che alle collanine, più che un valore economico, davano un forte valore affettivo.
A porre fine ai delitti seriali, l'attività della Sezione Operativa della Compagnia di Molfetta, diretta dal sottotenente Domenico Mastromauro, che sotto la direzione della Procura della Repubblica di Trani, partendo da uno scippo avvenuto a Molfetta lo scorso settembre ai danni di un 85enne molfettese, è riuscita a definire l'identikit del soggetto e, contestualmente, alla localizzazione del luogo dove il rapinatore nascondeva lo scooter utilizzato per le sue scorribande.
E proprio da questa data è partita la ricostruzione di tutti gli eventi contestati al 51enne, già noto alle forze di polizia, che, dopo l'arresto, è stato tradotto presso la casa circondariale di Trani su disposizione della competente Autorità Giudiziaria. Per l'uomo, dunque, fine della corsa.