D’Ingeo: «non si deve votare per esclusione, ma per convinzione»

Liberatorio politico, attende conferme dalla base per la partecipazione alle amministrative

lunedì 27 marzo 2017 10.23
A cura di Rosanna Buzzerio
Nessun candidato sindaco è stato presentato dal movimento civico "Liberatorio politico", che ha inteso per stessa affermazione del suo leader Matteo d'Ingeo incontrarsi nella mattinata di ieri presso la Fabbrica di San Domenico, per capire dalla base quali erano le intenzioni del movimento in vista della prossima competizione elettorale.

In sintesi d'Ingeo ha chiesto ai suoi di metterci la faccia, di creare una lista che fosse non finalizzata ai primi nomi, ma tutti i candidati avessero la stessa possibilità di potersi conquistare un posto negli scranni del consiglio comunale. «I possibili candidati sindaci vengono dopo», per d'Ingeo.

I programmi elettorali sono evincibili dal sito del Liberatorio e dal lavoro svolto in città in questi 11 anni di presenza sul territorio molfettese. Matteo d'Ingeo sottolinea che «oggi ci troviamo nello stesso scenario del 2006, le responsabilità dell'attuale situazione politica della città sono da ricercare indietro di 30 anni». d'Ingeo precisa: «non si deve votare per esclusione, ma per convinzione».

La domanda che pone ai suoi, che è anche il tema dell'incontro è: "…e voi? Siete indifferenti o volete provare a fare la differenza?"

Molti, dopo un lungo confronto hanno dato la propria disponibilità subito nel corso dello stesso incontro, altri hanno preso tempo; perciò quelle che saranno le decisioni del Liberatorio politico le sapremo dopo martedì.

Alcuni hanno proposto anche un possibile dialogo con il Movimento 5 stelle. Interessante è stato l'intervento di Sara, una giovane studentessa di giurisprudenza, che ha dato il senso all'intero incontro, diceva che «la politica è vita, nel senso che ognuno deve imparare ad assumersi le proprie responsabilità, deve saper metterci la faccia quando è opportuno» e soprattutto esortava i suoi coetanei a vivere la politica in maniera più partecipata, non solo mediata dai social, ma facendo attivamente qualcosa per la città. In questa ottica lei ha incominciato a frequentare il Liberatorio, per vivere la politica attivamente, aiutare nella soluzione dei piccoli e grandi problemi di un "paesone" come Molfetta.

Come nello stile di d'Ingeo, definisce gli attuali due candidati sindaci: «Tommaso Minervini e Isa de Bari, due sagome di cartone». Secondo il leader del Liberatorio: «Tommaso è una persona di sinistra che si veste di destra. Per lui, sono già pronti dei pacchetti di voti». Per quanto riguarda Isa de Bari dice che: «è un candidato pulito e professionalmente preparato, non si è mai vista nella politica attiva, per questo è una sagoma di cartone, guidata dal senatore».

L'obiettivo del Liberatorio rispetto alla prossima campagna elettorale per voce del suo leader «non è quello di essere nel palazzo, ma nella città». Attendiamo martedì per vedere se anche loro faranno parte della mischia elettorale o continueranno nella loro opera di denuncia.