Cybercrime: un reato in crescita
Proteggiamo i nostri pc
domenica 5 luglio 2015
8.48
Oltre ai normali reati che impensieriscono e preoccupano, esistono quelli che mettono a rischio la sicurezza dei computers. Reati che portano il nome di "cybercrime" un pericolo che spesso viene sottovalutato.
Gli esperti della Poliziapostale in un convegno hanno tracciato un interessante profilo della "Polizia di domani" e hanno anche fatto il punto della situazione sui reati commessi online. Dalle riflessioni, emerge quello che tutti, più o meno consapevolmente, percepiamo intorno a noi. Ovvero che la nostra società cambia velocemente, di conseguenza anche gli atti illegali o criminosi e quindi ognuno deve, dai cittadini agli operatori della sicurezza, essere in grado di leggerne le evoluzioni.
Il "cybercrime" è figlio delle nuove tecnologie, quelle che tutti usiamo oggigiorno. Truffe via internet, furto di dati, cracking (virus "distruttivi" per il pc) sono solo alcuni dei pericoli tra i quali destreggiarsi. E allora una riflessione è d'obbligo: perché mettiamo le inferriate alle finestre di casa e spesso invece sottovalutiamo la sicurezza dei nostri computer? Inferriate virtuali che in questo caso si traducono in pochi accorgimenti che l'utente della rete dovrebbe mettere in atto. Come l'installazione sul proprio Pc di un buon antivirus ed un firewall che possono essere validi baluardi. Per le compravendite sarebbe necessario l'affidabilità dei venditori che operano sulla rete e affidarsi quindi a modalità di pagamento tracciabili e, ancora, controllare l'affidabilità dei venditori che operano su siti specializzati di compravendita, valutando le recensioni rintracciabili sempre su internet.
E' importante la lotta alla criminalità informatica, ma non soltanto quando un reato è già stato commesso, perché il contrasto a questi illeciti comincia già con la prevenzione.
Il mondo è in continua evoluzione, quindi dobbiamo conoscere i possibile pericoli in cui potremmo incorrere spesso dovuti alla poca conoscenza, alla leggerezza con cui ci approcciamo alla rete, strumento utilissimo e ormai necessario, ma che và usato con cautela, perché non deve essere lui ad irretire noi.
Gli esperti della Poliziapostale in un convegno hanno tracciato un interessante profilo della "Polizia di domani" e hanno anche fatto il punto della situazione sui reati commessi online. Dalle riflessioni, emerge quello che tutti, più o meno consapevolmente, percepiamo intorno a noi. Ovvero che la nostra società cambia velocemente, di conseguenza anche gli atti illegali o criminosi e quindi ognuno deve, dai cittadini agli operatori della sicurezza, essere in grado di leggerne le evoluzioni.
Il "cybercrime" è figlio delle nuove tecnologie, quelle che tutti usiamo oggigiorno. Truffe via internet, furto di dati, cracking (virus "distruttivi" per il pc) sono solo alcuni dei pericoli tra i quali destreggiarsi. E allora una riflessione è d'obbligo: perché mettiamo le inferriate alle finestre di casa e spesso invece sottovalutiamo la sicurezza dei nostri computer? Inferriate virtuali che in questo caso si traducono in pochi accorgimenti che l'utente della rete dovrebbe mettere in atto. Come l'installazione sul proprio Pc di un buon antivirus ed un firewall che possono essere validi baluardi. Per le compravendite sarebbe necessario l'affidabilità dei venditori che operano sulla rete e affidarsi quindi a modalità di pagamento tracciabili e, ancora, controllare l'affidabilità dei venditori che operano su siti specializzati di compravendita, valutando le recensioni rintracciabili sempre su internet.
E' importante la lotta alla criminalità informatica, ma non soltanto quando un reato è già stato commesso, perché il contrasto a questi illeciti comincia già con la prevenzione.
Il mondo è in continua evoluzione, quindi dobbiamo conoscere i possibile pericoli in cui potremmo incorrere spesso dovuti alla poca conoscenza, alla leggerezza con cui ci approcciamo alla rete, strumento utilissimo e ormai necessario, ma che và usato con cautela, perché non deve essere lui ad irretire noi.