Cuore Democratico Molfetta, approvata in consiglio la proposta di ripristino del contributo fitti
Il commento dei consiglieri Angela Amato e Gianni Facchini
sabato 23 dicembre 2023
2.17
Approvato all'unanimità, nel Consiglio comunale di lunedì scorso, l'ordine del giorno presentato dai consiglieri di Cuore Democratico, Angela Amato e Gianni Facchini, con il sostegno della maggioranza, che, accogliendo l'appello del SUNIA, chiede al governo Meloni di ripristinare il contributo fitti per le classi meno abbienti.
Di seguito il commento dei due consiglieri.
«Il taglio di questo finanziamento da parte del governo ha difatti cancellato un aiuto concreto a chi non ha una casa propria e deve, con redditi bassi, fronteggiare canoni di affitto che erodono gran parte delle proprie risorse mensili. Per chi non arriva a fine mese, è stata, per anni, una efficace boccata d'ossigeno.
Purtroppo, mancando il finanziamento da parte del governo centrale, la regione Puglia non può attivare il bando e, di conseguenza, neanche il comune, che pure assicurava, da risorse proprie, un congruo stanziamento, riesce a costituire il fondo necessario ad aiutare le famiglie molfettesi economicamente più fragili.
Spiace, tuttavia, che al voto del documento in favore dei cittadini più deboli, sostenuto oltre che dalla maggioranza, dal consigliare Infante di Rifondazione Comunista, si siano sottratti i consiglieri di centrosinistra e di centrodestra, assenti alla discussione e al voto.
Non è stata una bella pagina di democrazia. Le motivazioni addotte a giustificazione dell'uscita dall'Aula, certe insinuazioni sulla veridicità del bilancio sono, per chi ne conosce le regole, assurde e pretestuose. Le pregiudiziali addotte in apertura di seduta, caparbiamente confermate nonostante il parere favorevole al bilancio espresso dal Collegio dei revisori (che ne attesta la veridicità e la regolarità), del Segretario generale e del Dirigente e gli interventi chiarificatori in Consiglio del Sindaco e dell'Assessore Nicola Piergiovanni in sede di Commissione consiliare, sulla dinamicità del Piano Triennale delle Opere Pubbliche, dovendo tornare in aula ad aprile, per il Bilancio definitivo.
Che i consiglieri di centrodestra potessero essere in imbarazzo di fronte ad un documento critico nei confronti del governo della propria stessa parte politica, lo comprendiamo ma che non venga votato dai consiglieri di PD, Rinascere, Lista Drago, ci pare davvero grave sul piano politico e sul piano istituzionale. Potranno ora strapparsi le vesti dai palchi e gridare nei megafoni ma quel che conta sono i fatti. E i fatti raccontano inequivocabilmente chi si impegna a favore della città e chi scappa dalle proprie responsabilità e dal proprio ruolo istituzionale.
Di seguito il commento dei due consiglieri.
«Il taglio di questo finanziamento da parte del governo ha difatti cancellato un aiuto concreto a chi non ha una casa propria e deve, con redditi bassi, fronteggiare canoni di affitto che erodono gran parte delle proprie risorse mensili. Per chi non arriva a fine mese, è stata, per anni, una efficace boccata d'ossigeno.
Purtroppo, mancando il finanziamento da parte del governo centrale, la regione Puglia non può attivare il bando e, di conseguenza, neanche il comune, che pure assicurava, da risorse proprie, un congruo stanziamento, riesce a costituire il fondo necessario ad aiutare le famiglie molfettesi economicamente più fragili.
Spiace, tuttavia, che al voto del documento in favore dei cittadini più deboli, sostenuto oltre che dalla maggioranza, dal consigliare Infante di Rifondazione Comunista, si siano sottratti i consiglieri di centrosinistra e di centrodestra, assenti alla discussione e al voto.
Non è stata una bella pagina di democrazia. Le motivazioni addotte a giustificazione dell'uscita dall'Aula, certe insinuazioni sulla veridicità del bilancio sono, per chi ne conosce le regole, assurde e pretestuose. Le pregiudiziali addotte in apertura di seduta, caparbiamente confermate nonostante il parere favorevole al bilancio espresso dal Collegio dei revisori (che ne attesta la veridicità e la regolarità), del Segretario generale e del Dirigente e gli interventi chiarificatori in Consiglio del Sindaco e dell'Assessore Nicola Piergiovanni in sede di Commissione consiliare, sulla dinamicità del Piano Triennale delle Opere Pubbliche, dovendo tornare in aula ad aprile, per il Bilancio definitivo.
Che i consiglieri di centrodestra potessero essere in imbarazzo di fronte ad un documento critico nei confronti del governo della propria stessa parte politica, lo comprendiamo ma che non venga votato dai consiglieri di PD, Rinascere, Lista Drago, ci pare davvero grave sul piano politico e sul piano istituzionale. Potranno ora strapparsi le vesti dai palchi e gridare nei megafoni ma quel che conta sono i fatti. E i fatti raccontano inequivocabilmente chi si impegna a favore della città e chi scappa dalle proprie responsabilità e dal proprio ruolo istituzionale.
La maggioranza civica guidata dal sindaco Tommaso Minervini, compatta, continua nel suo impegno per lo sviluppo sociale ed economico della città».