"Cuore antico": il centro storico di Molfetta si anima. Assegnati gli immobili ai commercianti locali
Continua l'iter del progetto voluto dal Comune
domenica 18 aprile 2021
Sono stati provvisoriamente aggiudicati dieci immobili (dei diciotto in totale) ubicati nel centro storico di Molfetta e destinati ad attività imprenditoriali, commerciali e artigianali che hanno presentato istanza di assegnazione nel progetto "Cuore Antico".
Gli immobili si trovano in via Termiti, via Preti, via Trescine, via Forno, via Macina, via San Pietro e via San Pietro: secondo quanto si apprende all'interno verranno realizzati attività dedite alla ristorazione (alcune completamente nuove, altre invece già molto note in città), all'estetica e all'oggettistica in genere.
Al Comune erano arrivate ventinove richieste di partecipazione, delle quali ventuno avevano superato la fase istruttoria.
Adesso le prime aggiudicazioni con l'obiettivo di consegnare quanto prima gli immobili ai nuovi conduttori.
Il progetto, infatti, mira da un lato a riqualificare ancora di più Molfetta vecchia da un altro lato a sostenere piccole imprese e piccole realtà del territorio alle prese con la crisi pandemica ma anche a debellare il fenomeno dell'occupazione abusiva di cui diversi immobili coinvolti nel progetto sono stati oggetto negli anni.
Gli immobili si trovano in via Termiti, via Preti, via Trescine, via Forno, via Macina, via San Pietro e via San Pietro: secondo quanto si apprende all'interno verranno realizzati attività dedite alla ristorazione (alcune completamente nuove, altre invece già molto note in città), all'estetica e all'oggettistica in genere.
Al Comune erano arrivate ventinove richieste di partecipazione, delle quali ventuno avevano superato la fase istruttoria.
Adesso le prime aggiudicazioni con l'obiettivo di consegnare quanto prima gli immobili ai nuovi conduttori.
Il progetto, infatti, mira da un lato a riqualificare ancora di più Molfetta vecchia da un altro lato a sostenere piccole imprese e piccole realtà del territorio alle prese con la crisi pandemica ma anche a debellare il fenomeno dell'occupazione abusiva di cui diversi immobili coinvolti nel progetto sono stati oggetto negli anni.