Crac Divina Provvidenza. Vendola “Danno gravissimo”
Minervini su Azzollini “E’ iniziato il suo crepuscolo”
venerdì 12 giugno 2015
7.16
Giungono le dichiarazioni di Nichi Vendola e Guglielmo Minervini a proposito della bancarotta della Casa Divina Provvidenza di Bisceglie.
L'ex governatore della Puglia sottolinea come per i malati la situazione "è un gravissimo danno" e che "nel corso degli anni più volte avevano provato ad addossare le responsabilità alla Regione e a strumentalizzare proprio le ansie dei lavoratori, conoscendo bene la nostra sensibilità e attenzione nei confronti dell'occupazione e del lavoro. Purtroppo, per noi non era possibile nessun intervento diretto se non ci fosse stato, prima di tutto, un punto di svolta e di trasparenza su una gestione che appariva decisamente anomala delle Case di cura Divina provvidenza".
Minervini, invece, punta il dito contro il senatore Antonio Azzollini. E lo fa dalla propria pagina Facebook ripercorrendo tutta l'ascesa politica del senatore per il quale "gli idealisti, nella sua convinzione, sono, in fondo, solo ipocriti che dissimulano un prezzo più alto. Semplicemente non esistono. Tradotto: non esiste ciò che è giusto ma solo ciò che conviene", scrive.
"Ieri è iniziato il suo crepuscolo. Il suo e della sua filosofia di vita. Due sono le morali.
La prima, nello spirito di questo tempo che sprigiona spavaldo l'egemonia della corruzione, è che l'astuzia superiore del denaro in realtà non è altro che una suprema manifestazione di stupidità. Sembrano furbi ma alla fine si rivelano solo stolti. La seconda sta tutta nella parabola effimera del potere: pensi che valga tutto nella vita, poi ti accorgi che ti lascia niente. Ci vuole maggiore intelligenza, insieme della ragione e del cuore, per scorgere che oltre il potere c'è ben altro. C'è il senso che da pienezza a tutto", conclude.
L'ex governatore della Puglia sottolinea come per i malati la situazione "è un gravissimo danno" e che "nel corso degli anni più volte avevano provato ad addossare le responsabilità alla Regione e a strumentalizzare proprio le ansie dei lavoratori, conoscendo bene la nostra sensibilità e attenzione nei confronti dell'occupazione e del lavoro. Purtroppo, per noi non era possibile nessun intervento diretto se non ci fosse stato, prima di tutto, un punto di svolta e di trasparenza su una gestione che appariva decisamente anomala delle Case di cura Divina provvidenza".
Minervini, invece, punta il dito contro il senatore Antonio Azzollini. E lo fa dalla propria pagina Facebook ripercorrendo tutta l'ascesa politica del senatore per il quale "gli idealisti, nella sua convinzione, sono, in fondo, solo ipocriti che dissimulano un prezzo più alto. Semplicemente non esistono. Tradotto: non esiste ciò che è giusto ma solo ciò che conviene", scrive.
"Ieri è iniziato il suo crepuscolo. Il suo e della sua filosofia di vita. Due sono le morali.
La prima, nello spirito di questo tempo che sprigiona spavaldo l'egemonia della corruzione, è che l'astuzia superiore del denaro in realtà non è altro che una suprema manifestazione di stupidità. Sembrano furbi ma alla fine si rivelano solo stolti. La seconda sta tutta nella parabola effimera del potere: pensi che valga tutto nella vita, poi ti accorgi che ti lascia niente. Ci vuole maggiore intelligenza, insieme della ragione e del cuore, per scorgere che oltre il potere c'è ben altro. C'è il senso che da pienezza a tutto", conclude.