Cosmo Giancaspro resta in carcere, no del giudice alla richiesta della difesa
L'imprenditore è attualmente detenuto a Trani
martedì 28 maggio 2019
12.09
Resta in carcere Cosmo Giancaspro, ex patron del Bari Calcio, nell'ambito dell'inchiesta "Chiavi della Città" su trasferimenti di denaro alla società Vigor Trani Calcio in cambio di appalti al Comune di Trani.
A stabilirlo è il gip Altamura all'esito dell'interrogatorio di garanzia nel carcere di Trani, dove Giancaspro è attualmente detenuto. Rigettata quindi l'istanza di revoca presentata dalla difesa. Le accuse a suo carico sono di associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta, riciclaggio e auto-riciclaggio. A breve, tuttavia, Giancaspro potrebbe nuovamente essere interrogato.
L'inchiesta, condotta dalla Procura di Trani, vede coinvolti, a vario titolo, dieci soggetti: cinque dei quali destinatari di una misura cautelare personale, emesse dal Gip presso il locale Tribunale (una in un carcere e le altre agli arresti domiciliari) e cinque in stato di libertà.
Ancora nessuna decisione per i quattro soggetti agli arresti domiciliari su cui destino il Gip si pronuncerà nelle prossime ore. Nell'inchiesta sono indagati anche il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, un consigliere comunale, due dirigenti e un funzionario comunale. Le accuse sono di peculato, abuso d'ufficio e falso
A stabilirlo è il gip Altamura all'esito dell'interrogatorio di garanzia nel carcere di Trani, dove Giancaspro è attualmente detenuto. Rigettata quindi l'istanza di revoca presentata dalla difesa. Le accuse a suo carico sono di associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta, riciclaggio e auto-riciclaggio. A breve, tuttavia, Giancaspro potrebbe nuovamente essere interrogato.
L'inchiesta, condotta dalla Procura di Trani, vede coinvolti, a vario titolo, dieci soggetti: cinque dei quali destinatari di una misura cautelare personale, emesse dal Gip presso il locale Tribunale (una in un carcere e le altre agli arresti domiciliari) e cinque in stato di libertà.
Ancora nessuna decisione per i quattro soggetti agli arresti domiciliari su cui destino il Gip si pronuncerà nelle prossime ore. Nell'inchiesta sono indagati anche il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, un consigliere comunale, due dirigenti e un funzionario comunale. Le accuse sono di peculato, abuso d'ufficio e falso