Cosmo Giancaspro in manette: diverse le ipotesi di reato imputate all'imprenditore di Molfetta

L'indagine coordinata dalla Procura di Trani, l'arresto eseguito dalla Guardia di Finanza. Altre 4 persone agli arresti domiciliari

venerdì 17 maggio 2019 23.08
La Guardia di Finanza di Bari ha arrestato l'imprenditore Cosmo Damiano Giancaspro, ex patron del Bari Calcio, e altre 4 persone, ritenute suoi prestanome, per i reati, a vario titolo contestati di bancarotta, riciclaggio, auto-riciclaggio, peculato e abuso d'ufficio in concorso con pubblici ufficiali.

L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, costituisce uno stralcio dell'inchiesta sul crac dell'azienda Ciccolella di Molfetta. Giancaspro è in carcere, gli altri sono ai arresti domiciliari. Giancaspro risulta indagato nella sua qualità di amministratore di alcune società attraverso le quali avrebbe cercato di entrare in affari con la pubblica amministrazione. Il Bari Calcio non sarebbe coinvolto in questa vicenda.

Oltre ai 5 destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare, ci sono numerosi soggetti indagati in stato di libertà, tra i quali pubblici ufficiali che, in concorso con Giancaspro, avrebbero compiuto abusi d'ufficio e altri reati contro la pubblica amministrazione. Gli inquirenti parlano dei 5 arrestati come di «aderenti ad un sodalizio finalizzato alla commissione di vari e gravi reati contro il patrimonio e la pubblica amministrazione».

Contestualmente agli arresti, i finanzieri stanno eseguendo anche diverse perquisizioni. Ulteriori dettagli su questa operazione saranno forniti questa mattina durante una conferenza stampa negli uffici della Procura della Repubblica di Trani alle ore 10.30.