Capitale della Cultura 2021, una "rivale" in meno per Molfetta: Barletta si ritira
Il passo indietro è stato annunciato dal Sindaco della città Cannito
mercoledì 29 gennaio 2020
12.56
La corsa alla "Capitale italiana della Cultura 2021" inizia a perdere pezzi: diverse città, infatti, hanno già ritirato la propria candidatura per il concorso a cui prenderà parte anche Molfetta. Entro il 2 marzo prossimo andranno presentati i dossier delle candidature, mentre a giugno sarà reso noto l'esito per stabilire chi succederà alla città di Parma l'anno prossimo.
La Puglia ha perso una delle sue città in lizza: Barletta ha annunciato il ritiro della propria candidatura. A dare avviso di questa scelta è stato il sindaco del Comune barlettano Cosimo Cannito, durante la conferenza stampa di presentazione di un evento: «Non eravamo abbastanza pronti a competere per questo progetto piuttosto importante. L'anno prossimo la provincia Bat si impegnerà a sostenerci in questa proposta».
Barletta ha dunque scelto di fare un passo indietro rispetto alle altre città pugliesi candidate: Bari, San Severo, Taranto, Trani e l'Unione Comuni Grecia salentina oltre a Molfetta stessa. Non è l'unico caso di comuni che abbiano ritirato la propria ambizione a concorrere per questo trono: si registra, ad esempio, la rinuncia di Pordenone, Livorno e Ascoli Piceno.
La Puglia ha perso una delle sue città in lizza: Barletta ha annunciato il ritiro della propria candidatura. A dare avviso di questa scelta è stato il sindaco del Comune barlettano Cosimo Cannito, durante la conferenza stampa di presentazione di un evento: «Non eravamo abbastanza pronti a competere per questo progetto piuttosto importante. L'anno prossimo la provincia Bat si impegnerà a sostenerci in questa proposta».
Barletta ha dunque scelto di fare un passo indietro rispetto alle altre città pugliesi candidate: Bari, San Severo, Taranto, Trani e l'Unione Comuni Grecia salentina oltre a Molfetta stessa. Non è l'unico caso di comuni che abbiano ritirato la propria ambizione a concorrere per questo trono: si registra, ad esempio, la rinuncia di Pordenone, Livorno e Ascoli Piceno.