Coronavirus, Minervini ordina: «Obbligo di stare a casa per chi è tornato a Molfetta dalla zona rossa»

Il sindaco firma l'ordinanza: obbligo di dimora per 14 giorni

lunedì 9 marzo 2020 16.52
Tutte le persone che sono tornate a Molfetta, dal 7 marzo scorso, provenendo dalla Regione Lombardia e dalle provincie di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-CusioOssola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia hanno l'obbligo di restare nella propria abitazione.
Tale obbligo di restare a casa con isolamento fiduciario prevede anche di mantenere lo stato di isolamento per 14 giorni, di non potersi muovere con spostamenti e viaggi e di essere raggiungibili per ogni eventuale attività di sorveglianza.

L'ordine è di Tommaso Minervini, ratificato in una ordinanza firmata nella giornata odierna in conformità a quanto disposto dal Presidente Giunta Regionale della Puglia:

Tali persone sono obbligate anche a comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelte o all'operatore di sanità pubblica territorialmente competente e compilare il modello che si trova dal link sul sito del Comune di Molfetta.

In caso di comparsa di sintomi, di avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta o l'operatore di sanità pubblica territorialmente competente per ogni conseguente determinazione.

Aspre anche le misure previste per chi trasgredisce: a meno che il fatto non costituisca più grave reato, chi contravviene a tale obbligo è punito ai sensi dell'art. 650 del codice penale, come previsto dall'art.3, comma 4, del decreto-legge 23 febbraio 2020, n.6: si rischia l'arresto fino a tre mesi e una ammenda fino a 206 euro per non aver osservato i provvedimenti dell'Autorità emanato per ragione di giustizia, sicurezza pubblica, ordine pubblico o d'igiene