Coronavirus, la Guardia Costiera a supporto dell'emergenza sanitaria
Lo sforzo del corpo, anche a Molfetta, non diminuisce, oggi più che mai
giovedì 2 aprile 2020
In questi giorni di emergenza sanitaria nazionale, la Guardia Costiera non ha diminuito il proprio impegno nell'assolvimento dei propri compiti istituzionali, al fine di continuare a garantire l'operatività dei porti, la sicurezza e la regolarità dei trasporti marittimi, oltre alla salvaguardia della vita umana in mare.
L'attuale situazione di emergenza legata al Covid-19 ha comportato la necessità di rimodulare molti dei servizi legati al settore marittimo. Il corpo ha introdotto adeguate semplificazioni nella gestione della sicurezza della navigazione delle navi mercantili. La Guardia Costiera ha assunto il ruolo di raccordo tra Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e imprese, al fine di permettere a quest'ultime di accedere alla corresponsione dei contributi del decreto "Cura Italia".
I comandanti di porto, in queste settimane, sono stati anche chiamati a svolgere il proprio ruolo in situazioni complesse e inedite. In diverse occasioni, secondo le direttive della ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, hanno garantito alle navi da crociera battenti bandiera italiana, di ritorno nei porti nazionali, approdi idonei per lo sbarco in sicurezza degli equipaggi e dei passeggeri, in piena sintonia con le Autorità di sistema portuali e con le Autorità locali.
Ma non solo. A seguito delle misure messe in atto dal Governo per il contenimento del contagio da Coronavirus, in numerose realtà territoriali, uomini e donne del Corpo sono stati inseriti nei dispositivi di ordine pubblico, lavorando quotidianamente al fianco delle forze dell'ordine per il rispetto delle disposizioni che limitano gli spostamenti. Molti, inoltre, gli interventi sul territorio nel quadro del dispositivo di Protezione Civile. Lo sforzo del corpo non diminuisce, oggi più che mai.
Come l'impegno della Guardia Costiera nelle parole del comandante generale, l'ammiraglio ispettore capo Giovanni Pettorino: «È un momento difficile, nel quale siamo chiamati a compiere uno sforzo. Grazie agli uomini e alle donne del corpo che stanno dando il loro contributo al Paese per affrontare questa emergenza».
L'attuale situazione di emergenza legata al Covid-19 ha comportato la necessità di rimodulare molti dei servizi legati al settore marittimo. Il corpo ha introdotto adeguate semplificazioni nella gestione della sicurezza della navigazione delle navi mercantili. La Guardia Costiera ha assunto il ruolo di raccordo tra Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e imprese, al fine di permettere a quest'ultime di accedere alla corresponsione dei contributi del decreto "Cura Italia".
I comandanti di porto, in queste settimane, sono stati anche chiamati a svolgere il proprio ruolo in situazioni complesse e inedite. In diverse occasioni, secondo le direttive della ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, hanno garantito alle navi da crociera battenti bandiera italiana, di ritorno nei porti nazionali, approdi idonei per lo sbarco in sicurezza degli equipaggi e dei passeggeri, in piena sintonia con le Autorità di sistema portuali e con le Autorità locali.
Ma non solo. A seguito delle misure messe in atto dal Governo per il contenimento del contagio da Coronavirus, in numerose realtà territoriali, uomini e donne del Corpo sono stati inseriti nei dispositivi di ordine pubblico, lavorando quotidianamente al fianco delle forze dell'ordine per il rispetto delle disposizioni che limitano gli spostamenti. Molti, inoltre, gli interventi sul territorio nel quadro del dispositivo di Protezione Civile. Lo sforzo del corpo non diminuisce, oggi più che mai.
Come l'impegno della Guardia Costiera nelle parole del comandante generale, l'ammiraglio ispettore capo Giovanni Pettorino: «È un momento difficile, nel quale siamo chiamati a compiere uno sforzo. Grazie agli uomini e alle donne del corpo che stanno dando il loro contributo al Paese per affrontare questa emergenza».