Convegno in Thailandia per il centro recupero tartarughe marine WWF di Molfetta
La partecipazione al 42esimo Simposio internazionale sulla biologia
lunedì 15 aprile 2024
0.31
Nelle scorse settimane a Pattaya, in Thailandia, si è discusso anche delle attività svolte dal Centro Recupero Tartarughe Marine WWF di Molfetta.
Si è svolto il 42esimo Simposio internazionale sulla biologia e la conservazione delle tartarughe marine. Alla conferenza mondiale il Centro molfettese è stato rappresentato da tre partner storici come il Dipartimento di Medicina Veterinaria di Bari, l'Università di Pisa e il WWF Internazionale.
Il Prof. Antonio Di Bello, dell'Università di Bari, ha presentato lo studio sul gas embolismo mentre il Prof. Paolo Casale, dell'Università di Pisa, ha illustrato il lavoro effettuato in collaborazione con la marineria biscegliese e incentrato sull'utilizzo del TED, attrezzo che potrebbe essere un indispensabile ausilio nell'azione di salvataggio di decine e decine di tartarughe dalle catture accidentali con le reti a strascico.
La delegata del WWF Internazionale Anna Barbati ha presentato il resoconto di due grandi ed importanti progetti che, in parte, sono stati realizzati con il Centro Recupero tartarughe marine WWF di Molfetta: LIFE (Euroturles, progetto già terminato) ed il Med Turtles (in fase di completamento). Il Centro di Recupero Tartarughe Marine WWF Molfetta quest'anno raggiungerà l'importante cifra di diecimila tartarughe recuperate grazie al costante impegno delle marinerie locali di Molfetta, Bisceglie e Trani.
«Un significativo traguardo che negli ultimi anni ci ha dato la possibilità di studiare in maniera più approfondita il gas embolismo, patologia che purtroppo uccide diverse centinaia di tartarughe all'anno - ha dichiarato il responsabile del Centro Pasquale Salvemini – ora ci prepariamo al prossimo simposio che si terrà in Ghana nel 2025. Il nostro obiettivo è quello di implementare la ricerca con i partner storici e con i nuovi stakeholders».
Si è svolto il 42esimo Simposio internazionale sulla biologia e la conservazione delle tartarughe marine. Alla conferenza mondiale il Centro molfettese è stato rappresentato da tre partner storici come il Dipartimento di Medicina Veterinaria di Bari, l'Università di Pisa e il WWF Internazionale.
Il Prof. Antonio Di Bello, dell'Università di Bari, ha presentato lo studio sul gas embolismo mentre il Prof. Paolo Casale, dell'Università di Pisa, ha illustrato il lavoro effettuato in collaborazione con la marineria biscegliese e incentrato sull'utilizzo del TED, attrezzo che potrebbe essere un indispensabile ausilio nell'azione di salvataggio di decine e decine di tartarughe dalle catture accidentali con le reti a strascico.
La delegata del WWF Internazionale Anna Barbati ha presentato il resoconto di due grandi ed importanti progetti che, in parte, sono stati realizzati con il Centro Recupero tartarughe marine WWF di Molfetta: LIFE (Euroturles, progetto già terminato) ed il Med Turtles (in fase di completamento). Il Centro di Recupero Tartarughe Marine WWF Molfetta quest'anno raggiungerà l'importante cifra di diecimila tartarughe recuperate grazie al costante impegno delle marinerie locali di Molfetta, Bisceglie e Trani.
«Un significativo traguardo che negli ultimi anni ci ha dato la possibilità di studiare in maniera più approfondita il gas embolismo, patologia che purtroppo uccide diverse centinaia di tartarughe all'anno - ha dichiarato il responsabile del Centro Pasquale Salvemini – ora ci prepariamo al prossimo simposio che si terrà in Ghana nel 2025. Il nostro obiettivo è quello di implementare la ricerca con i partner storici e con i nuovi stakeholders».